La penna degli Altri 02/04/2019 15:17
I tifosi: “Giocatori stanchi e scarsi”, “Pallotta pensa solo allo stadio”
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il colpevole è indicato in Pallotta, «simbolo di una società incapace di gestire i suoi tesserati e in piena fase di scollamento con la tifoseria», secondo una delle voci più amareggiate ascoltate ieri mattina in diretta radiofonica. Il settimo posto in classifica allontana la Roma da Champions ed Europa League, restituendo alla città giallorossa la sensazione di essere nel pieno di una crisi ai limiti dell’irreversibile. E il giorno dopo la disfatta col Napoli – a quarantotto ore dal ritorno in campo contro la Fiorentina, domani sera allo stadio Olimpico – la gente ripete critiche e sfoghi attraverso le radio locali che suonano sinistramente noti: «Pallotta pensa solo allo stadio e a fare business», è il pensiero su Twitter di un ragazzo che scrive sotto l’account del club. «I giocatori non si reggono in piedi, e sono tutti più scarsi di quello che si pensava», un altro pensiero regalato in Fm nel pomeriggio. In pratica, nessuno (o quasi) si salva. Ranieri che regge botta, ma preparerebbe volentieri le valigie, consapevole di essersi accollato uno sfacelo di cui non è responsabile, è marcato a vista dai dirigenti presenti nella capitale, preoccupati di riuscire a fargli terminare la stagione. Lo psicodramma di queste ore in casa Roma non è certo il primo stagionale, ma sicuramente il più buio, quello dal quale sembra davvero complicato riuscire a rialzarsi. Domani sera, all’Olimpico, ci saranno circa 25 mila spettatori, per uno stadio lasciato a se stesso, con i tifosi sfiduciati e molto preoccupati per il futuro che li attende. Ranieri – che si presenterà oggi pomeriggio in conferenza stampa – non avrà a disposizione, contro la Fiorentina, lo squalificato Manolas (giocheranno Fazio e Marcano), mentre dovrebbe recuperare a centrocampo Pellegrini. La Roma è stata multata di 12mila euro per i cori contro Napoli (e di matrice territoriale) nei confronti Deluso Claudio Ranieri è deluso della tifoseria avversaria.