La penna degli Altri 04/03/2019 13:59
Shock derby: sotto accusa le scelte di Monchi
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - L’umore di tutti, squadra e città giallorossa, è sotto i piedi. La disfatta nel derby è una batosta pari a quella vissuta in Coppa Italia a Firenze, quando la Roma prese ben 7 gol. Con quelle di sabato sera, sono dieci le reti subite nelle due gare più attese dai tifosi. Delusione, rabbia, rassegnazione: la stracittadina (che ha fatto registrare un arresto e tre daspo tra i tifosi romanisti) ha lasciato dietro di sè uno stato d’animo, dentro e fuori Trigoria, di quelli destinati a condizionare la stagione, con le residue speranze legate al passaggio del turno in Champions, mercoledì, in Portogallo. E fa effetto vedere quasi 150 milioni seduti in panchina, giocatori arrivati nella capitale per fare la differenza, e diventati invece esuberi di lusso, che pesano sul bilancio e sull’umore dello spogliatoio. Chi per motivi fisici, chi psicologici – tante le motivazioni all’interno di una stagione così altalenante – tutti rischiano di essere dei pesi ingombranti. In pratica è buona parte delle due campagne acquisti di Monchi a finire sotto accusa, trasformando il post derby in un processo al direttore sportivo, descritto sempre più con le valigie pronte. Perché basta dare un’occhiata alla lista dei giocatori seduti accanto a Di Francesco – quindi esclusi dalla formazione dei titolari – per rendersi conto di bocciature evidenti, che mettono inevitabilmente in dubbio l’operato del dirigente spagnolo. E i soldi da lui spesi. Karsdorp, Nzonzi, Kluivert, Pastore, Schick, ma anche Coric e Santon, per un totale di circa 150 milioni che regalano a Di Francesco una panchina di lusso, sulla carta, ma piena molto probabilmente di sopravvalutati dal punto di vista del rendimento. È una tematica cara al presidente Pallotta, che da Boston è descritto come arrabbiatissimo per le prestazioni della Roma e per gli investimenti fatti la scorsa estate e spera che almeno la squadra riesca ad arrivare ai quarti di Champions. De Rossi e compagni partiranno domani per il Portogallo, con la testa pesante e la valigia piena di preoccupazioni. La vittoria per 2-1 dell’andata non mette al sicuro una qualificazione che resta in bilico, soprattutto viste le enormi fragilità difensive dei giallorossi. Ci sarà Zaniolo, che è stato costretto a lasciare il campo contro la Lazio per una brutta botta al costato. Ma il giovane talento stringerà i denti, sperando di essere ancora protagonista in Europa, dopo la doppietta realizzata nella gara dell’Olimpico, che l’ha fatto entrare nella storia della Champions. Sarà a disposizione anche Manolas, costretto a dare forfait in extremis contro la Lazio per un virus intestinale. È debilitato, ieri neanche si è allenato, ma viene partirà. Ci sarà Schick, tornato a disposizione già nel derby, e buona alternativa a uno spento e nervoso Dzeko. Ancora out Under, che ancora ieri svolgeva lavoro differenziato.