La penna degli Altri 21/03/2019 12:32

E Parnasi si presentò al primo appuntamento con un prosciutto

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LEGGO (F. PASQUALETTI) - L'intreccio tra Marcello De Vito e Luca inizia un paio di chilometri fuori dal Grande Raccordo Anulare. Sulla via Ardeatina. Dove l'Agro romano fa spazio alle villette. Lontano dalla città. Dalle luci del centro. E dagli occhi indiscreti. Il primo passo lo fa il costruttore, con una terza persona che chiameremo Fabio: «Ma tu lo conosci De Vito? Perché non facciamo una cena da te?», chiede .
Il fidato amico si mette in moto. E a metà aprile organizza un banchetto nella villetta. si presenta con un prosciutto intero, sei bottiglie di rosso e olio della sua tenuta in Umbria. De Vito con sei bignè. I due durante la cena si studiano. Si annusano e alla fine si trova l'aggancio. La portata principale della cena è lo
. Da un lato chi deve realizzarlo. Dall'altro chi può indirizzare a livello di tempi le delibere in Aula.

De Vito fa capire subito il suo ruolo. comprende. A fine della cena i due si scambiano i cellulari: l'aggancio è riuscito. Nei giorni successivi gli investigatori conteranno 48 chiamate e 55 sms in 12 giorni. Giorni roventi. Perché in Aula si discute l'iter per il pubblico interesse al progetto. Senza il quale la casa dei giallorossi sarebbe rimasto solo un sogno su carta millimetrata.
Secondo la Procura De Vito è legato al costruttore romano, il quale gli aveva promesso il pagamento di 95.000 euro, non solo per lo ma anche per l'ex Fiera di Roma. Nel primo caso il politico del Movimento 5 Stelle è intervenuto attivamente, mettendo la sua figura a favore di . E tutto questo è nato davanti a un piatto di fettuccine. Brindando ai futuri affari con il vino di casa . Ora il prosciutto di è davvero arrivato all'osso.

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