La penna degli Altri 08/02/2019 15:28
I 180 milioni di euro per la Roma-Lido ancora bloccati dal concordato Atac
Lavori (e stadio) bloccati dal concordato Atac. Ciò che rinvia «a data purtroppo ancora incerta» l'apertura dei cantieri per il restauro della Roma-Lido, ovvero la chiave di volta della rivisitazione «green» del progetto stadio voluta da Raggi, è il corto circuito tra due dossier: da una parte quello sul progetto di Tor di Valle che vede il passaggio obbligato del potenziamento della ferrovia più malandata del Paese, collegamento tra la Capitale e Ostia. Dall'altra la procedura concordataria della municipalizzata dei trasporti che quella ferrovia la gestisce per conto della proprietà, la Regione Lazio, e che avrebbe dovuto fungere da stazione appaltante per il restauro da 180 milioni se non fosse arrivato il «no» dei giudici fallimentari.
Per capire come le due cose, accavallandosi, abbiano finito col dilatare di almeno un anno le attese dei tifosi della Roma sul fronte stadio, tocca fare un passo indietro al 14 maggio 2015, giorno in cui l’Atac inviò alla Regione il suo studio per la «trasformazione della Roma-Lido in metropolitana». Importo dell'investimento: 180 milioni, appunto, per 13 interventi — dal rifacimento dell'armamento all'acquisto di treni fino al rinnovo degli impianti luce, acqua, antincendio, sanitario ecc. — da portare a termine nel giro di tre anni. Ne sono passati quattro da allora, ma i lavori non sono mai partiti anche se il restyling della Roma-Lido, fondamentale per lo stadio versione M5S, era importante pure per il progetto Pd nato sotto la gestione Marino. (...) Al momento le operazioni sono in corso, ma non è detto che i tempi collimino con quelli fissati dalla sindaca Raggi attraverso l'invito a costruire «entro il 2019» rivolto alla Roma. E nemmeno con quelli del club che, a fine mese nel vertice di Boston a casa di James Pallotta, è già alla ricerca di ioo milioni per comprare terreni e progetto da Eurnova. (...)
(corsera)