La penna degli Altri 13/01/2019 19:05
Viaggio nell’isola di Moggi

IL ROMANISTA (D. MOIO) - Nelle scorse settimane lo Juventus Club di Ischia organizza una serata in cui l'ospite d'onore è Luciano Moggi.
Moggi è pronto a raccontare la sua verità perché «tutti parlavano con i designatori arbitrali» perfino la Juventus che «però lo faceva solo per lamentarsi ma non ha mai chiesto aiuti a nessuno». Solo con questa inchiesta si sarebbe potuta fermare una squadra «imbattibile» sul campo. Lo dimostrerebbe la scelta «mirata delle intercettazioni utilizzate dalla procura che hanno volutamente salvato l'Inter», la squadra che dal terremoto del 2006 ha ereditato proprio dai bianconeri lo scettro di regina della Serie A.
Dal disegno complottista non sfugge nemmeno la Roma che avrebbe vinto lo scudetto del 2001 grazie a Gianni Petrucci che «cambiò le regole sugli extracomunitari in corsa per permettere a Nakata di giocare Juventus-Roma».
Il suo discorso assume toni da terrapiattista quando afferma che la Juventus si trovava a lottare contro i poteri forti: «Avevamo contro la Lega, la Federazione, gli arbitri, il Coni e tutti quelli che comandavano». Il carnefice che si trasforma in vittima in un racconto dell'assurdo.