La penna degli Altri 10/01/2019 15:17

Sarri, protesta col pc in sala stampa: «Gli inglesi non sanno usare la Var»

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IL MESSAGGERO (R. AVANTAGGIATO) - Il suo rapporto con gli arbitri non è mai stato facile. E con l'arrivo della Var non è certo migliorato, anzi. In Italia ieri, e in Inghilterra oggi, il dialogo di Maurizio Sarri con la classe arbitrale resta difficile. Al punto che il tecnico del Chelsea, martedì sera ha pubblicamente contestato la decisione del Var di assegnare al Tottenham il rigore che ha mandato ko la sua squadra nella gara di coppa. «Gli arbitri inglesi non sanno usare la Var», ha tuonato l'ex tecnico del , presentandosi in sala stampa con un computer portatile, attraverso il quale ha mostrato il fermo immagine del fuorigioco di Kane in avvio dell'azione che ha portato alla concessione del penalty. Posizione di off-side che l'assistente di linea aveva pure segnalato alzando la bandierina, ma che, attraverso le immagini a disposizione del Var inglese (in una cabina di regia centrale) non è stato rivelato dall'arbitro davanti al video. «Forse la telecamera Var era in una posizione diversa», ha polemizzato Sarri. Al quale ha dato sponda il tecnico avversario Mauricio Pochettino, onesto nell'ammettere di «non essere felice di prevalere in questo modo». L'allenatore del Tottenham anche è andato oltre, dando un giudizio complessivo negativo sulla sperimentazione della Var in Inghilterra. «Non sono contento di come stanno usando la tecnologia, credo che un buon esempio sia invece quello rappresentato dalla Liga. Bisogna essere più chiari, dobbiamo capire come la useremo. Deve essere uno strumento per migliorare il gioco».
SOLO IN COPPA In Inghilterra, la Var attualmente viene utilizzata solo nella coppa di Lega e non in Premier, dove arriverà a partire dalla prossima stagione. Una diversificazione che non piace a Sarri, che ricorda come nel primo anno in Italia di utilizzo «la tecnologia è stato un disastro». Un giudizio forse troppo tranciante, probabilmente dettato dai mancati successi sulla panchina del . Una storia che ora si ripeterà anche a Londra?