La penna degli Altri 12/01/2019 14:04
La difesa non si tocca
IL TEMPO (E. MENGHI) - Tutti confermati. Monchi non vuole mettere mano al pacchetto di centrali, sarebbe casomai disposto a lasciar partire lo scontento Marcano, che ha fatto fatica ad inserirsi e non ha visto molto il campo in questa prima parte di stagione e, in quel caso, potrebbe cogliere qualche occasione sul mercato, ma non è detto, si potrebbe anche restare così, visto il contributo minimo dello spagnolo (359 minuti totali) e il precedente dello scorso anno: salutati Moreno, Castan e Palmieri a gennaio, arrivò Silva, terzino sinistro che fece da comparsa per 111 minuti e poi tornò allo Sporting. Nella passata stagione, però, la Roma vantava una difesa di ferro, una delle migliori addirittura in Europa, mentre oggi è l’undicesima della A con 24 gol subiti al giro di boa. Ha chiuso l'anno a porta immacolata, come non le riusciva da quasi tre mesi in campionato e quello di Parma è stato il quarto «clean sheet», il sesto contando la Champions. Di questi tempi, dodici mesi fa, erano il doppio( 12 totali) e i gol incassati in Serie A solo 13. Una differenza sostanziale, eppure gli uomini sono gli stessi, Marcano a parte. Manolas, Fazio e Jesus contano insieme 7 anni e mezzo di esperienza in giallorosso, il «grosso» viene dal greco che è alla quinta stagione e, per ora, non va da nessuna parte. Il suo è uno dei contratti che presto o tardi arriverà sulla scrivania di Monchi, probabilmente a fine campionato, la scadenza è lontana in realtà, 2022, ma il centrale ha cambiato da poco procuratore, si è affidato a Raiola e ha ancora una clausola con cui può liberarsi si in estate: o sarà ritocco o, probabilmente, addio.
Manolas sta bene nella capitale, ha avuto più volte la possibilità di fare le valigie ma alla fine ha sempre scelto di rimanere, ma dopo tanto tempo qui potrebbe essere arrivato alla fine di un ciclo e non è un caso che il diesse spagnolo stia già preparando la rivoluzione per giugno. Adesso non ci sono le risorse per strappare Mancini all'Atalanta, ma nel progetto di una Roma giovane e italiana che Monchi sogna di realizzare c'è spazio per un investimento importante anche lì in mezzo, dove si guarda pure Kabak del Galatasaray. Molto dipenderà dalla classifica finale, la Champions porta soldi e attira giocatori, perciò i giallorossi si batteranno per restarci, già a partire dal Torino, sabato prossimo. Prima, però, c'è un'altra competizione da onorare, la Coppa Italia, e dato che il pilastro della difesa Manolas si sta ancora allenando a parte per colpa del problema all'adduttore accusato a Parma la coppia centrale dovrebbe essere composta da Fazio e Juan Jesus contro la Virtus Entella. Santon non è pronto, a destra ci sarà Florenzi e a sinistra Luca Pellegrini spera, ma non è detto che Kolarov riposi. Turnover obbligato per Di Francesco anche a centrocampo, dove Nzonzi non è al meglio per una lussazione al dito del piede e De Rossi è in attesa di risposte positive dal ginocchio, che comunque sembra migliorare. Toccherà, dunque, a Pellegrini, Cristante e Zaniolo, davanti più Dzeko di Schick e due tra Kluivert, Perotti e Under.