La penna degli Altri 09/01/2019 13:09

Igor Zaniolo: "Ecco la verità sul mio Nicolò"

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Estate 2016, ultimo giorno di mercato: Zaniolo, che fa parte delle giovanili della Fiorentina, viene chiamato in sede. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili viola, è ormai alle porte della Primavera. Si attende quella che considera una naturale conferma. E invece gli viene comunicato che non rientra più nei piani del club. Un brutto colpo per un ragazzino che ha da poco compiuto 17 anni. Papà Igor ha la felice intuizione di farlo ripartire dall'Entella. Due anni e mezzo dopo, Nicolò lunedì incrocerà nuovamente la squadra ligure. Stavolta avversaria in Coppa Italia. Trofeo, che secondo Florenzi, «è un obiettivo stagionale anche se non dobbiamo smettere di sognare». Il riferimento è alla Champions. Che rimane un sogno. La realtà, almeno quella più immediata, si chiama Coppa Italia.

LA RINASCITA - «Quello di farlo ripartire dall'Entella è stata una mia idea - racconta Igor Zaniolo - ho pensato che riavvicinandolo a casa (la famiglia è di La Spezia, ndc) avrebbe ritrovato quella tranquillità che aveva perso. L'importante era ripartire. Anche perché per Nicolò è stato un momento di forte stress, non se lo aspettava. Se le devo dire la verità, ancora oggi non mi spiego il motivo». Il club ligure lo accoglie a braccia aperte. Nicolò riparte dalla Primavera con la spada di Damocle «che qualora avesse fallito - spiega il papà - sarebbe finito l'anno seguente come fuori quota in serie D. Fortunatamente tutto è andato bene ed è nata questa favola». Zaniolo, infatti, esordisce in serie B con Breda in panchina. Colleziona alla fine 7 presenze. Tante bastano per alimentare un'asta alla fine dell'anno: «Non tutti sanno - rivela Zaniolo senior - che Nicolò è stato ad un passo dalla Juventus. Lo avevano seguito per tutta la stagione insieme al Colonia e al Villarreal che hanno poi presentato delle offerte, rifiutate dall'Entella. L'affare con i bianconeri era ormai in dirittura d'arrivo. All'improvviso però è arrivata l'Inter che ha sbaragliato la concorrenza offrendo 1,8 milioni che con i bonus arrivavano a 3,5». Il resto è storia recente, con il passaggio alla Roma e il primo gol in serie A contro il Sassuolo: «Quando l'ho visto dopo la gara gli ho chiesto come avesse fatto, se non fosse più semplice tirare in diagonale sul secondo palo. Nicolò mi ha guardato e mi ha detto Perché, cosa ho fatto papà'? Le assicuro che non lo ha detto per 'tirarsela' o fare il finto modesto. È proprio la sua forza, quella sfrontatezza in campo che non lo fa sembrare un diciannovenne».

NUOVO AGENTE - Fuori, invece, è un ragazzo umile, apprezzato dai suoi compagni. Le parole di Florenzi a Italia Uno ne sono la dimostrazione: «Sta facendo molto bene, con Pellegrini sarà un pilastro del futuro. Deve restare con i piedi per terra ma non credo ci saranno problemi visto la famiglia che ha alle spalle». E anche l'agente che è prossimo a rilevarne la procura. Le ultime indiscrezioni volevano Mino Raiola ad un passo dal ragazzo. Il tentativo in effetti è stato fatto ma da quanto trapela dagli ambienti di mercato il nuovo procuratore del talento romanista sarà Claudio Vigorelli. Quello che appare certo è che l'esplosione di Zaniolo permette alla Roma di guardare al futuro con più certezze. Lui, Pellegrini e Cristante sembrano perfetti per il ritorno al 4-3-3 che Di Francesco ha in mente. Magari non subito ma l'idea prima o poi è quella. Adesso, però, serve qualcosa dal mercato. Le condizioni di De Rossi non regalano certezze. Monchi, che oggi sarà a Milano, è in cerca di un'occasione. Difficile possa diventarlo Thiago Mendes che il Lilla non intende liberare in prestito a gennaio. Profilo che comunque piace e potrebbe tornare d'attualità in estate. New entry nella lista del ds è Ruslan Malinovskiy, centrocampista 25enne del Genk e nazionale ucraino. In difesa, aspettando novità sulle partenze di Marcano e Karsdorp, rimane viva la pista legata a Kabak.