La penna degli Altri 03/01/2019 13:41

I buoni propositi del 2019 della Roma

Parma vs Roma - Serie A TIM 2018/2019

IL TEMPO (E. MENGHI) - La Roma ora guarda avanti. E lo fa con fiducia, ottimismo e un pizzico di ambizione che non guasta. La prima speranza è proprio quella di aver chiuso col recente passato, fatto di crisi, ritiri punitivi e una panchina traballante, l’anno nuovo deve segnare il punto di rottura. A Trigoria c’è voglia di riscatto e la seconda parte della stagione è il momento giusto per realizzare i buoni propositi che ogni nuovo inizio porta con
sé. Il 2019 è ricco, comincia il cammino in Coppa Italia, si scalda la League coni primi scontri diretti e la lotta per l’Europa rende avvincente un campionato in cui la monarchia juventina sta trasformando lo scudetto in una mission impossibile. La Roma corre su tutte e tre le strade, cosa che è riuscita solo ai bianconeri, nonostante i mesi difficili che ha passato e i continui alti e bassi con cui si è complicata la vita, soprattutto in Serie A, senza compromettere però nessun obiettivo. Mantiene la priorità assoluta la qualificazione alla prossima , distante ora 2 punti, tanti quanti ne ha recuperati la squadra di alla rivale diretta, la Lazio quarta in classifica, nelle ultime 5 giornate. Il divario è minimo e c’è un girone intero a disposizione per tentare il sorpasso, i giallorossi non sono i soli a correre questa corsa, ma con tutti i leader al loro posto, in campo, non hanno nulla da invidiare alle concorrenti, anzi. Prima di riprendere il filo del campionato, però, c’è una piccola deviazione da fare e conduce la Roma in una competizione che un tempo le dava
grandi soddisfazioni (9 trofei) e ultimamente solo terribili «mazzate». Dal fatidico derby perso in finale nel 2013 non è più riuscita ad arrivare all’ultimo atto e per due volte negli ultimi 5 anni non ha fatto in tempo ad iniziare che era già ai saluti, vedi l'eliminazione clamorosa con lo Spezia nel dicembre 2015 e quella col Torino nell’edizione scorsa, sempre agli ottavi. Tornare ad onorare la Coppa Italia è uno dei buoni propositi del 2019 e l’impresa dell’Entella col mette il club di Trigoria di fronte a un avversario di due categorie inferiore, con in più la possibilità di giocarsela all’Olimpico: vietato fare (altre) brutte figure.
I liguri verranno a battersi col coltello tra i denti in uno stadio più grande di loro e la Roma dovrà stare molto attenta a non sottovalutare la partita, oltre che all’effetto post-vacanze. Ogni volta che si è fermata, finora per le pause nazionali, non ha saputo vincere al ritorno in campo: pareggio a settembre con il
Chievo, sconfitta casalinga ad ottobre con la Spal e ko in trasferta a Udine a novembre. C’è bisogno di invertire questo trend negativo, di dare
continuità a quanto di buono visto a fine 2018, perché qualcosa di «vecchio» lo si può sempre mettere nel bagaglio per affrontare l’anno nuovo. Come quel coraggio sprezzante che ha portato e compagni ad un passo da Kiev, quella consapevolezza di forza di cui si sono armati per battere i marziani del alimentando un sogno in cui nessuno, all'inizio, credeva. Quest’anno il girone era meno proibitivo e, non senza
qualche difficoltà, è stato superato, agli ottavi una buona pesca ha messo il
Porto sulla
strada dei giallorossi: «Un confronto alla pari», secondo il presidente Pinto da Costa, e per la grande occasione di confermarsi a livello internazionale, dopo essere stato il primo allenatore dell’era americana a raggiungere i quarti. Per provare a realizzare tutto ciò, con quello che comporta a livello di energie psico-fisiche essere competitivi su tre fronti, il tecnico romanista ha bisogno di ritrovare il cuore della Roma, che porta il nome di
. Il capitano troppo assente nella prima parte di stagione, per colpa del ginocchio malconcio, ha rinunciato alle ferie per tornare a fare le veci dell'allenatore in campo, il prima possibile. In questi giorni si sta allenando solo in palestra, la speranza è di rivederlo in gruppo la prossima settimana. Il programma per il suo futuro prevede operazione e rinnovo di contratto, ammesso che il 2019 gli restituisca, finalmente, il sorriso