La penna degli Altri 17/12/2018 12:59
DiFra: «Roma malata, ma abbiamo orgoglio»
LEGGO (F. BALZANI) - Silenzio, qualche fischio, mugugni continui e un clima che natalizio proprio non è. Si presenta così un Olimpico semideserto (poco più di 25 mila spettatori) per un Roma-Genoa che sembra da titoli di coda per Di Francesco. Il silenzio della Curva, durato 10 minuti, è stato interrotto da cori contro Pallotta e Baldissoni. Forti, per non lasciare dubbi sulla compattezza della protesta. La serata finisce però con una vittoria, tirata per i capelli e soprattutto viziata da un errore clamoroso dell'arbitro Di Bello (e dell'addetto al Var Chiffi) nel recupero che nega rigore solare al Genoa per una spinta illogica di Florenzi a Pandev.
Una decisione che permette alla Roma di ritrovare la vittoria oltre un mese dopo l'ultima volta con la Samp, e che consegna un po' d'ossigeno nelle bombole di Di Francesco che ha deciso di rischiare col modulo 3-4-3 e l'esclusione di Schick dai titolari. Una scelta che ha pagato a metà. Nel primo tempo, infatti, la Roma è andata sotto due volte: prima per colpa della papera di Olsen (che si è ripetuto nella ripresa su Lazovic ma è stato salvato dal Var), poi per l'ennesima dormita della difesa. Ci hanno pensato Kluivert e Cristante a rimettere su il bavero a una Roma infreddolita, impaurita. Dal clima di contestazione, ma pure da una classifica che in caso di mancata vittoria sarebbe stata drammatica. Oggi la Roma è sesta, in attesa tra stasera e domani di Atalanta, Milan e Lazio. Di Francesco, dopo le strigliate delle ultime settimane, fa i complimenti ai ragazzi.