La penna degli Altri 19/12/2018 12:58
CR7-Roma: che storie! Tutto iniziò con un 7-1. Si sbloccò in Europa poi gol e schermaglie
Non ora che vede (giallo)rosso. Non adesso che tornano in mente i primi due storici gol segnati in Champions. Cristiano Ronaldo, campione vorace che non lascia neanche una briciola ai commensali, avrebbe bisogno di alzarsi da tavola, ma resterà seduto almeno contro la Roma. Finora in Serie A è stato spremuto partendo da titolare ogni benedetta giornata: lo stesso Max Allegri ha ammesso che così è troppo anche per un alieno. Il tecnico livornese ha anticipato che ci sarà un turno di riposo per CR7 in una delle prossime tre da qui a fine anno (Roma, Atalanta o Samp), ma difficilmente lo stop arriverà sabato. Anche perché il portoghese ha segnato la data sul calendario: la Roma è una delle vittime preferite sul suo altare, (…). Nel libro dei ricordi di Cristiano il 10 aprile 2007 occupa uno dei capitoli più importanti. Dopo 27 partite all’asciutto, il ragazzo di Madeira che diventerà mister Champions riceve sulla destra e calcia rasoterra sul primo palo. È la prima, storica rete di una sterminata serie: il malcapitato avversario dei quarti era la Roma. E fu il preludio di una goleada: finirà 7-1 per lo United, con doppietta del portoghese. (…).Da quella sera Cristiano ha conservato l’abitudine di essere spietato con i giallorossi: gol in 4 delle 6 sfide. Nella successiva in maglia United, quarti di andata 2008, si arrampicò con uno stacco mostruoso sul povero Cassetti. Poi altri due centri col Real negli ottavi 2016. Sabato sera allo Stadium avrà la possibilità di ampliare il carnet, sempre che Allegri non regali sorprese. Quel 7-1 originale ha inevitabilmente lasciato scorie: i romanisti non hanno mai perdonato a Ronaldo e company di aver continuato a infierire. E le dichiarazioni poco concilianti di CR7 hanno avvelenato ancor di più l’aria: «Sul 6-0 mi chiesero di fermarmi – raccontò –: un avversario mi supplicò di smetterla di fare dribbling. Altri minacciarono di farmi del male». Di quella Roma oggi è rimasto solo Daniele De Rossi, che come Cristiano non avrà dimenticato. (…).
(gasport)