La penna degli Altri 12/11/2018 13:34

La Roma giusta

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LEGGO (F. BALZANI) - Non è servita la musichetta della Champions. Alla Roma, infatti, è bastata l'O Generosa di Alleva per tornare a essere bella pure in campionato e ritrovare una vittoria che mancava dal 6 ottobre a Empoli. Un poker, quello inflitto alla Sampdoria, più che meritato e che nasconde carte interessanti: la coppia di El Shaarawy sempre più capocannoniere della rosa, la scala di Juan Jesus con appoggino di Cristante che vale il 1° gol in giallorosso del brasiliano e soprattutto l'asso nella manica di Schick che dopo un primo tempo complicato ha trovato la rete dell'ex così come Defrel. Una rete che non riusciva a segnare addirittura dal 21 aprile scorso e che ripaga la fiducia di Di Francesco. «Finalmente mi sono sbloccato, mi mancava tantissimo segnare. Probabilmente dovrò offrire una cena a Kolarov per l'assist. Devo ancora lavorare ma voglio far vedere le mie qualità». Possibilmente alla Roma. «Non lo vogliamo dare in prestito, e pure io resterò a Roma. Basta parlare di un mio addio», assicura Monchi. Pure Di Francesco se lo coccola: «A Roma non c'è molta pazienza, lui ha subito certe pressioni. Con la Samp ha dato risposte positive, ma deve lavorare di più. Lo vedo meglio come centravanti per le caratteristiche che ha ma quando uno ha gamba e tecnica può giocare ovunque».
Il tecnico, ora molto più saldo sulla panchina, si gode soprattutto la doppia prestazione con Cska e Samp: «Sono risultati importanti. Tanti giovani e i nuovi acquisti sembrano essere più presenti, stiamo lavorando sulla mentalità e non dobbiamo smettere. Partiamo da questa vittoria e da questa prestazione, nelle due fasi la squadra mi è piaciuta. La sosta ci sta benissimo perché è il momento di ricaricare la batterie anche per me, mi sono arrabbiato molto in questo periodo». Prosegue quindi un percorso di crescita che ha vissuto tanti, troppi momenti di pausa e che ha portato Eusebio a cambiare 16 formazioni su 16 partite. Risposte positive, però stanno arrivando dai neo acquisti: Cristante, Nzonzi e soprattutto Kluivert uscito tra gli applausi dell'Olimpico. «Ha giocato bene anche a destra dove in verità mi manca qualcosa», chiude Di Francesco. Forse un invito a Monchi al quale Eusebio ha chiesto in più di un'occasione Berardi. Il migliore in campo, però, è stato senza dubbio El Shaarawy che ora rivendica un posto in nazionale dopo le ultime bocciature di Mancini (non è stato chiamato nemmeno questa volta): «Questi gol sono una risposta, deve sempre parlare il campo e credo di averlo fatto. Non dico altro».