La penna degli Altri 13/11/2018 13:24

Frongia stoppa il restyling di Campo Testaccio

campo testaccio

LA REPUBBLICA (F. SAVELLI) - È ancora un’incognita il futuro di Campo Testaccio: con la bonifica ordinata lo scorso settembre, il fitto bosco di erbacce è stato spazzato via e l’area ripulita. Dopo 12 anni di abbandono e degrado lo storico impianto che ospitava le partite casalinghe della Roma negli anni ’30, è tornato così all’antico splendore. Ma se l’amministrazione locale e l’assessorato allo Sport del Campidoglio non troveranno una strada comune, il rischio è che l’area torni terra di nessuno.

Eppure proprio mentre gli ultimi giardinieri ripulivano il campo di via Zabaglia, in I municipio si votava già il "percorso partecipato" per il restyling. Un progetto transitorio disegnato dai comitati di quartiere e dai cittadini del rione Testaccio e che la commissione aveva valutato – con voto unanime – positivamente: «Dopo questa prima fase dovrà essere aperto un registro per le adesioni al percorso. Poi si procederà con la nomina di un referente» aveva spiegato a margine della votazione Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche Sociali e allo Sport. Insomma tutto era pronto per l’avvio della fase finale del piano di recupero. Almeno fino allo scorso 19 ottobre quando è arrivato lo stop dal Campidoglio. Con una durissima lettera ufficiale inviata agli uffici competenti del municipio, alla sindaca Virginia Raggi e al presidente della Commissione Roma Capitale: «Il percorso di partecipazione popolare – scrive Daniele Frongia, assessore allo Sport – è un’iniziativa legittima e meritevole ma è forviante per la cittadinanza. Il municipio può solo accogliere le osservazioni dei cittadini e proporle al competente Dipartimento Sport» . Di più: secondo il responsabile, l’iniziativa dei cittadini starebbe «recando danno a Roma Capitale perché alcune attività sportive interessate all’area hanno interrotto i rapporti con il Dipartimento ritenendo il municipio unico interlocutore per la riqualificazione».

Perciò il piano già approvato dall’ex circoscrizione è "propositivo e non vincolante", come ribadisce nel documento chiedendo poi agli enti competenti un intervento. E ora i residenti di Testaccio temono che le lungaggini burocratiche possano compromettere, ancora una volta, il futuro del campo sportivo: «Mentre la politica continua a perdere tempo, l’erba sta già ricrescendo - denuncia Yuri Trombetti, segreteria Pd e presidente del centro solidale di Testaccio l’assessorato deve sbloccare il progetto provvisorio condiviso dalle associazioni quanto prima per non vanificare l’effetto della bonifica. Ci batteremo affinchè la destinazione dell’area resti sportiva, con agevolazioni alle famiglie del rione e in collaborazione con le scuole del quartiere. Così come avevamo proposto nel piano di recupero». Intanto nelle prossime settimane è attesa una prima riunione tra l’assessore Frongia e Sabrina Alfonsi, presidente del I municipio.