La penna degli Altri 03/11/2018 13:11
Alla ricerca del rendimento perduto lontano da casa
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - A Firenze, per ritrovare la Roma formato-trasferta targata Di Francesco. Quella capace, nella sua avventura in giallorosso, di vincere 14 delle 24 gare disputate lontano dall’Olimpico in campionato (pareggiandone 7 e perdendone 3) con 35 gol segnati (media 1,46) e 14 subiti (0,58). Quarantanove punti totali per una media, non indifferente, di 2,04. Nell’era dei tre punti, in giallorosso soltanto Montella (2,17) ha una media superiore nelle partite esterne. Peggio di Eusebio hanno fatto Garcia (1,75), Spalletti (1,70). Andreazzoli (1,57) e addirittura Capello (1,51). “Mi auguro di vedere più aggressività e la capacità di non abbassarsi tanto – spiega Di Francesco – È un’attitudine che dobbiamo ritrovare e non alternarla. Spero che la squadra dia continuità alle idee su cui lavoriamo. Dobbiamo dare il senso di dominare le gare”. Di Francesco si augura di non rivedere quella della ripresa di Napoli, quando la squadra si è fatta schiacciare dalla pressione degli azzurri:”Il concetto del baricentro basso si lega alle aggressioni. Meno sei aggressivo davanti, meno sei capace a recuperare palla, meno sei bravo ad accorciare gli avversari, più inevitabilmente ti abbassi”. Oggi senza una vittoria, la zona Champions rischia pericolosamente di allontanarsi: “Siamo in ritardo rispetto alle altre, ma la possibilità di accorciare in classifica e agguantare posizioni migliori c’è. È normale che dobbiamo alzare il rendimento ma parlare già ora di quarto posto come obiettivo non mi piace. Dobbiamo ritrovare maggiore continuità e fiducia, come ha fatto l’Inter, magari partendo dal fatto che nelle ultime sette gare ne abbiamo persa soltanto una. E poi c’è la Coppa Italia che è un obiettivo e in Champions vogliamo passare il turno. Inutile negarlo, in campionato siamo in ritardo. Non sono contento e voglio di più in termini di risultati e prestazioni"