La penna degli Altri 20/10/2018 14:01
"Semplici? Non mi fido, ci serve più continuità"
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Parola d'ordine: continuità. Di Francesco la chiede nei risultati (la Roma viene da 4 successi consecutivi), la mette in pratica nel modulo (avanti con il 4-2-3-1) e nelle scelte. Perché se anche le 6 gare in 22 giorni lasciano presagire un turnover massiccio, da alcune certezze non si smuove. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a Dzeko. Una volta perché è in serie positiva, un'altra perché «va coccolato», un'altra ancora - come ieri - perché «Schick ha qualche problemino», fatto sta che il bosniaco gioca sempre: «Non mi stancherò mai di dirlo, Edin ha potenzialità enormi. Gli manca continuità. A volte non dico che sparisca, ma si mette un po' meno a disposizione dei compagni. Sta comunque facendo un ottimo lavoro. La Spal? Avremo una partita molto complicata. Sottovalutarli è un errore, servirà grande attenzione. È una partita che va presa con le molle e molto delicata. Dobbiamo dare continuità, chi ce l'ha ottiene risultati importanti». Per questo motivo, Coric - dato in rampa di lancio un paio di settimane fa - può ancora attendere: «Non credo che quello di esterno sia il suo ruolo per quello che ho visto in precampionato e in allenamento. È un centrocampista, può essere un trequartista ma migliorando l'interdizione può fare anche uno dei due centrali». Eusebio recupera Pastore ma non rischia Kolarov e De Rossi: «La speranza è di averli a disposizione per il Cska Mosca». A sinistra, in difesa, spazio a Luca Pellegrini. Tornando a Daniele, non esclude in futuro di vederlo allenare: «In realtà è già un mio collaboratore (sorride, ndc). È molto bravo, un punto di riferimento per i giovani. Ritengo che potrà farlo tranquillamente».