La penna degli Altri 19/10/2018 13:07
La vittima è semiparalizzata, il presunto aggressore è in attesa dell'estradizione
IL MESSAGGERO (M. ALLEGRI) - Quella dell'ultrà giallorosso Filippo Lombardi non è la prima condanna per i disordini del 24 aprile scorso, a margine della finale di Champions Liverpool-Roma. Il 24 agosto, infatti, sul banco degli imputati davanti ai giudici inglesi c'era Daniele Sciusco: è stato condannato a 2 anni e mezzo. Per il giudice Mark Brown, della Preston Crown Court, pur facendo parte del gruppo che diede vita ai tafferugli, non sarebbe stato l'artefice del ferimento di Sean Cox, il tifoso dei Reds di 53 anni finito in coma dopo il violento pestaggio. Il colpevole - è la tesi degli investigatori - sarebbe invece un terzo ultrà della Roma, di 30 anni: avrebbe spinto il cinquantatreenne facendolo cadere a terra. La polizia del Merseyside ha fatto sapere che sarebbe stato raggiunto nella Capitale da un mandato d'arresto europeo. Il tifoso è ora in attesa di essere estradato in Inghilterra per il processo. La prima udienza per l'estradizione si è tenuta il 6 ottobre scorso.
LA VITTIMA - Oggi Cox è ancora semiparalizzato ed è ricoverato in un centro fisioterapico di Dublino, dove i figli Jack, Shauna ed Emma passano a turno le notti per stargli accanto, mentre un gruppo di amici ha iniziato una raccolta fondi per pagare le cure. Era uscito dal coma il 15 luglio scorso, tre mesi dopo i tafferugli. «Mio marito non tornerà più come prima - ha detto nelle scorse settimane la moglie intervistata dal quotidiano irlandese Indipendent - ha la parte destra del corpo paralizzata, vede doppio, a volte triplo, non riesce a parlare ma capisce tutto. Questa tragedia ci ha sconvolto la vita». Prima di essere trasferito in Irlanda, Cox è rimasto ricoverato per cinque settimane al Walton Centre di Liverpool.
L'AGGRESSIONE - Cox era arrivato in Inghilterra dall'Irlanda per assistere alla gara di Champions League e sostenere la sua squadra del cuore, ed era rimasto gravemente ferito nei pressi di un pub poco distante dalla Kop, quartier generale dei Rds, dove ci furono gli scontri tra le due tifoserie rivali. Era stato picchiato, colpito con una cinghia e spinto in terra. Aveva avuto un'emorragia cerebrale ed era entrato in coma. A lui e alla famiglia erano arrivati molti messaggi di solidarietà anche dall'Italia, compreso quello della Roma e del presidente James Pallotta. Inizialmente Lombardi e Sciusco erano stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio.