La penna degli Altri 24/10/2018 16:20
IL PUNTO DEL MERCOLEDI' - LO MONACO: "Qual è la vera Roma?" - CARMELLINI: "In Champions andamento impressionante" - ZAZZARONI: "Difficilmente questa squadra avrà un andamento lineare"
LAROMA24.IT - La vittoria contro il CSKA rilancia la Roma in vista del big match di campionato in programma al San Paolo contro il Napoli. Tiziano Carmellini sottolinea positivamente il cammino dei giallorossi in Champions: "L’andamento in
Champions della squadra di Di Francesco è impressionante: settima vittoria su otto gare e
settima volta che non incassa gol: un 'altra Roma". Anche Daniele Lo Monaco si interroga sulla differenza tra risultati ottenuti in campionato e quelli di Coppa: "Quando si tratta di ribadire la superiorità anche in Italia, contro squadre di censo diverso, più chiuse e sfrontate, tatticamente più smaliziate e meno rispettose del blasone dei giocatori giallorossi, allora il discorso cambia. Dobbiamo pensare che quando sale il livello la Roma riesca a dare il meglio di sé? Lo vedremo domenica, contro il Napoli di Ancelotti". Dello stesso avviso anche Ivan Zazaroni: "Questa Roma è entusiasmo e delusione, dolce e amaro, chiaro e scuro, luce e buio. Europa e Italia. Può arrivare fino in fondo o andare a fondo. Ti esalta e ti spiazza, ti strega e ti fa incazzare. E purtroppo credo che senza arricchimenti a gennaio non possa cambiare né caratteri, né sostanza".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
GAZZETTA DELLO SPORT (A. DE CALO')
[..] Mentre la Juve distende l’ombra della suo poderoso profilo sull’Europa, la Roma si mette in scia: riprende il percorso felice già acceso in Champions e dimentica le amnesie del campionato. C’è ancora qualche maledizione che incombe nelle ore che precedono gli impegni europei dei giallorossi: stavolta la sciagura della scala mobile che cede nel metrò, travolgendo i tifosi russi. Poi il campo restituisce una squadra che sa ritrovarsi, attorno al momento felice di Lorenzo Pellegrini e ai diversi registri di Dzeko. Se nella vita di questi giorni l’Italia rischia di fare a pugni con l’Europa, nel pallone fila via liscia applaudita e rispettata. Dopo i quattro successi del secondo turno Champions siamo già a metà strada nella ricerca del bis. L’idea che il nostro campionato fosse allenante sembrava una provocazione: può diventare un dato di fatto. [..]".
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
La Roma si rialza dopo la sconfitta con la Spal, ma soprattutto riprende il suo cammino in
Champions e si rimette li dove deve stare: in vetta al Gruppo G insieme al Real Madrid. Resta il mistero di come questa squadra possa essere la stessa, tranne tre elementi, uscita tra i fischi meritatissimi tre giorni prima sempre all'Olimpico in campionato. L’andamento in
Champions della squadra di Di Francesco è impressionante: settima vittoria su otto gare e
settima volta che non incassa gol: un 'altra Roma. Cosi come resta difficile capire come questo CSKA possa aver battuto il Real Madrid: pur facendo la tara con il momento non esattamente esaltante dei madridisti orfani di CR7. Di Francesco non cambia il
modulo ma gli uomini si. Manda un Kolarov ancora malconcio in panchina ma non rinuncia a De Rossi, Manolas e rimette Santon a sinistra ( molto bene). Sale la qualità, ma soprattutto la personalità e si vede da subito. La Roma come sempre soffre troppe le ripartenza pochi a salvare la faccia. Il giovane centrocampista giallorosso, vero e proprio regista offensivo, triangola bene con El Shaarawy e mette con l'esterno del piede destro una palla per Dzeko sulla quale c’è scritto sopra: spingere. L’Olimpico esplode, la Roma decolla, i russi accusano il colpo e dopo tredici minuti arriva il raddoppio romanista. Ancora Dzeko, stavolta imbeccato da El Shaarawy, per l'ottantesimo gol in giallorosso del bomber bosniaco che si porta in testa alla classifica cannonieri della Champions con cinque reti a braccetto con Messi. La ripresa si apre con il diagonale di Florenzi che lambisce il palo alla destra di Pomazun, fa scattare in piedi l Olimpico e fa da prologo al terzo gol giallorosso. Lo segna Under ma c'è lo zampino di Dzeko che, dopo aver realizzato una doppietta fa da sponda per il giovane turco che viola per la terza volta la porta russa. Il finale sono minuti importanti per Kolarov in vista della delicatissima trasferta di campionato in programma domenica al San Paolo e l 'apparizione di Schick al quale Di Francesco concede l’ultimo scampolo di gara. Finisce cosi e adesso la classifica del Gruppo G torna a sorridere alla Roma in testa assieme
al Real (che ha battuto 2-1 il Viktoria) ma virtualmente seconda causa lo scontro diretto.
La strada è ancora lunga ma almeno adesso c’è la sensazione netta che la Roma abbia imboccato la tarda giusta: tra quindici giorni a Mosca novanta minuti per confermarlo.
CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
Questa Roma è entusiasmo e delusione, dolce e amaro, chiaro e scuro, luce e buio. Europa e Italia. Può arrivare fino in fondo o andare a fondo. Ti esalta e ti spiazza, ti strega e ti fa incazzare. E purtroppo credo che senza arricchimenti a gennaio non possa cambiare né caratteri, né sostanza. Questa Roma è Dzeko. Lo Dzeko originale, quello di Londra (ricordate, giusto un anno fa, il 18 ottobre?); lo Dzeko; dicevo, che la butta dentro da ogni dove, e la spizza, e non ha motivo di lamentarsi platealmente con i compagni, ha spinto la Roma dei troppi risentimenti (non solo muscolari) al primo posto nel girone.
[..] Ripeto: per quello che abbiamo visto fin qui e per come è stata pensata, difficilmente potremo avere in futuro una Roma dall'andamento lineare: probabilmente questo evidentissimo limite costringerà Di Fra a scelte più decise, riducendo alternanze e sperimentazioni e puntando, appunto, sull'esperienza, sull'usato: la formazione iniziale di ieri altro non era che la conservazione di otto undicesimi del gruppo dello scorso anno: Olsen, Santon e Nzonzi le novità. [..]
CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
La Juve domina a Manchester, la Roma diventa prepotente con il Cska. Non sono successi normali, il totale dice che qualcosa sta cambiando in fretta. Su 10 partite di Champions le italiane hanno vinto 8 volte, pareggiato una e perso un'altra. Hanno segnato in tutto 19 reti subendone 5, di cui 3 in una sola partita, quella della Roma a Madrid. Né Juve né Napoli hanno ancora subito un gol. Vedremo cosa accadrà stasera, momento in cui si chiuderà la prima parte della Champions a gironi, ma per adesso siamo a un risultato quasi eccezionale. Per chiarezza aggiungerei che è molto laterale il buon momento anche della maglia azzurra. Quelli sono italiani di nascita, le squadre di club sono multinazionali, non fanno parte di una patria ma di un'azienda. Però qualcosa è tornato a crescere ed è difficile sia un caso accada nello stesso momento. È cresciuta la qualità dei giovani acquistati o trovati in questi ultimi anni (Bentancur, Dybala, Pellegrini, Bemardeschi, Cancelo), sono aumentate personalità e tecnica comuni. E anche un po' invecchiata la qualità del mondo, stanno appesantendosi Real, Bayern, United, forse lo stesso Barcellona che ha solo 18 punti in campionato. A questi livelli non è facile sostituire generazioni. Non ricordo però una semplicità così naturale di risultato. La Juve giocava in casa della squadra più importante al mondo. Non I‘ha quasi mai fatta entrare in partita. Non segnalo la Roma per ovvietà di risultato. [..]
LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)
(...) La notte italiana di Champions è stata perfezionata dai gol della Roma dentro una sera surreale, con le tremende immagini di quella scala mobile negli occhi di tutti. Fatalità e colpa sono gli attori di una giostra macabra: andando allo stadio in certe città bisogna solo sperare di non esserne risucchiati. Ma questo non è degno di un paese civile, non può essere l'ombra nera dello spettacolo e della passione.
IL ROMANISTA (D. LO MONACO)
Un tiro a segno. Contro la squadra che aveva battuto al secondo turno il Real e che fino a ieri sera comandava in solitaria il girone G, la Roma ha giocato al tiro a segno. Ha sofferto solo un po' all'inizio e per qualche minuto dopo il 3-0, quando i russi hanno provato il tutto per tutto cambiando assetto e liberando un po' di talento nella trequarti romanista, ma nella parte più delicata della partita i giallorossi hanno riversato verso la porta del povero Pomazun tutta la frustrazione accumulata in quegli stenti accusati in campionato contro squadre che non valgono certo questo Cska. 21 tiri, di cui addirittura 13 nello specchio, con tratti di gioco stellare e un'efficacia che ha rasentato la perfezione: «Ci hanno dato una vera lezione» ha commentato il loro allenatore. Ma qual è la vera Roma? [..] Quando si tratta di ribadire la superiorità anche in Italia, contro squadre di censo diverso, più chiuse e sfrontate, tatticamente più smaliziate e meno rispettose del blasone dei giocatori giallorossi, allora il discorso cambia. [..] Dobbiamo pensare che quando sale il livello la Roma riesca a dare il meglio di sé? Lo vedremo domenica, contro il Napoli di Ancelotti. Intanto, è rinata una stella.