La penna degli Altri 02/10/2018 13:14
Figc, Lotito e Abete non sono candidabili. Lega, fuori il nome
IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Nel giorno della formalizzazione politica della candidatura di Gabriele Gravina da parte di Lega Dilettanti, Lega Pro, Aiac e Aia, la Lega Serie A e l’Aic si prendono ancora del tempo per decidere. L’ufficializzazione della scelta è arrivata dopo che il Collegio di garanzia ha formulato il suo parare sulla nuova legge sul limite di mandati, dichiarando candidabile alla guida della Figc Gravina e incandidabile Giancarlo Abete. «Noi non siamo con Gravina, chi vuole mettersi contro ne vedrà conseguenze. Ci sarà una proposta di un nome nuovo», ha spiegato Enrico Preziosi, che resta ancorato all'ala guidata da Claudio Lotito. I 20 club della massima serie sempre più spaccati si ritroveranno venerdì per capire se ci sarà un nome nuovo (da proporre) sul quale convergere, che possa rappresentare il programma elettorale (modifica della governance della Figc, la riforma della giustizia sportiva, il miglioramento dell’attività di Covisoc, la modifica dei format dei campionati, i temi del Club Italia, delle seconde squadre e della Serie A femminile) così da riuscire a unire tutte le componenti. Non è una missione facile. Gravina al momento ha in mano il 63% ed è il candidato più forte.
IN STAND BY «Non ci sono ad oggi candidati dell’Aic per la presidenza della Federcalcio, non abbiamo espresso alcun nome e probabilmente non lo faremo. Lunedì convocheremo un direttivo e affronteremo il tema», ha spiegato invece Damiano Tommasi. Nel frattempo, l’Aic ha eletto i quattro consiglieri federali, «di cui tre non si sa ancora se siano eleggibili o meno per la norma sui tre mandati. Oltre a me, gli altri consiglieri sono Simone Perrotta, Umberto Calcagno e Sara Gama, che è l’unica che non ha problemi di eleggibilità». Infine, se per il Collegio di Garanzia Lotito è incandidabile (anche Marcello Nicchi), lo è curiosamente per la Corte Federale della Figc (Presidente Santoro). Per il presidente biancoceleste si riaprono le porte del Consiglio di Lega. Urbano Cairo e Mauro Baldissoni, invece, i nomi per il Consiglio Federale.