La penna degli Altri 07/09/2018 13:55
Pastore ha ancora una marcia in meno. La Roma non cresce
[..] Ieri a Benevento la Roma è apparsa tutto tranne che una squadra. Di più, qualcosa ancora di molto lontano anche dalla sola idea di un progetto di squadra. Le attenuanti ci sono tutte, è chiaro, a cominciare proprio da un numero talmente esiguo di giocatori che ha costretto Di Francesco a partire con Fazio regista (non lo faceva dai tempi del Siviglia B, all’inizio della sua carriera) e due baby (Celar e D’Orazio) nel tridente d’attacco. Dalla sfida di Benevento, però, i giallorossi si aspettavano soprattutto altro e cioè dei segnali di crescita dai vari Pastore, Marcano e Karsdorp. Ed allora, in tal senso, meglio ripassare più avanti. A partire proprio da El Flaco. È chiaro che gli occhi un po’ di tutti ieri fossero soprattutto su Pastore, quello che doveva essere la ciliegina sulla torta e che finora ha deliziato assai poco. Anche ieri l’argentino ha sbagliato tanto, sia in fase di palleggio sia di copertura. Di Francesco è tornato a scegliere il 4-3-3 (e questa è un’indicazione per il futuro) e Pastore a fare la mezzala. Per almeno un’ora, quando poi Di Francesco ha deciso di metterlo anche di punta, un po’ centravanti un po’ falso nueve. Una decina di minuti, per il suo quarto ruolo stagionale. Poi, quando al 17’ della ripresa si è fatto male Karsdorp (forte contusione alla zona lombare sinistra) il tecnico ha dovuto ridisegnare la squadra e Pastore è tornato nel cuore del centrocampo. Ancora con risultati approssimativi, però. L’impressione, anche a Benevento, è che la condizione atletica sia lontana e che El Flaco fatichi a tenere i ritmi di gioco. Come se avesse sempre una marcia in meno. [..]
(gasport)