La penna degli Altri 25/09/2018 13:07
La spallata del campo al modello player trading: così crolla la linea Pallotta
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Quando gli prospettarono l’idea, a Pallotta piacque subito. Lui i soldi li ha fatti con gli hedge fund, i fondi speculativi, e quello che gli prospettavano somigliava molto a quel modello. Dopo 7 anni di gestione, però, il campo lo ha messo di fronte al primo vero fallimento del player trading: comprare calciatori a prezzi favorevoli per valorizzarli e venderli a cifre elevate maturando plusvalenze. In Italia lo importò di fatto l’Udinese: vi ricordate i vari Bierhoff, Amoroso, Jankulovski, Sanchez? La Roma, con l’ex ds Sabatini, alzò ancora l’asticella: l’obiettivo delle operazioni diventava addirittura migliorarsi. Da Marquinhos a Benatia, da Benatia a Manolas. Il player trading ha prodotto a Roma 470 mln di plusvalenze, oltre 100 solo nell’ultima estate, ma anche tre secondi posti, due terzi e una semifinale di Champions. I costi di gestione altissimi sostenuti dai sacrifici e dalle intuizioni dell’ex ds Sabatini. Quando i rapporti con lui s’incrinarono, Pallotta volle Monchi, che con lo stesso sistema aveva portato a Siviglia soldi e trofei. Ma il giocattolo che dal 2011 ha frullato 95 calciatori una squadra all’anno - si è rotto. Basta un errore per rovinare tutto, in una squadra che cambia volto ogni estate.