La penna degli Altri 05/09/2018 13:49
I frutti dei vivai sacrificati alle facili plusvalenze
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La Serie A non crede più nel vivaio, o se ci crede è bravissima a nasconderlo. Esattamente 4 anni fa, per tutelare i giovani italiani, la Federcalcio di Tavecchio impose (dal 2017) le rose a 25 giocatori con l’obbligo di avere in organico 4 giocatori formati in Italia e 4 prodotti dal proprio vivaio. Oggi, delle 20 squadre di Serie A, nessuna ha in rosa 4 calciatori oltre i 22 anni cresciuti in casa propria. Ci va vicina solo la Samp che ne ha 3, mentre cinque squadre non ne hanno saputo indicare nemmeno uno: tra queste, c’è l’Inter reduce da due scudetti Primavera consecutivi. Altri club non sono riusciti nemmeno a completare la lista dei 4 formati in un qualsiasi vivaio italiano.Unica attenuante: la soglia a 22 anni (alzata quest’anno, prima era a 21) consente di utilizzare giovani "italiani" sotto quell'età senza inserirli in lista (Lorenzo Pellegrini della Roma e Federico Chiesa della Fiorentina).