La penna degli Altri 27/09/2018 15:21

Baldini, le dimissioni provocate dal Totti scrittore

AS Roma Tour USA 2018, allenamento a Boston

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Ieri erano capitano e , oggi sono due dirigenti con incarichi liquidi e fiducia illimitata. e Franco Baldini però sono tornati a spaccare la Roma. Il pomo della discordia è la biografia di , che non ha nemmeno atteso di vedere la luce - oggi al Colosseo la cerimonia-evento per presentarla, proprio nel giorno del 42esimo compleanno di Francesco - per incendiare l'aria intorno a sé. "Baldini mi considera il male della Roma perché, a suo dire, condiziono troppo l'ambiente", ha scritto , in "Un ". E Baldini, avvezzo a entrare e uscire dalla Roma con la stessa frequenza con cui calciava in porta i rigori, ha fatto quello che se ne va: per la terza volta, a dire il vero, dopo le dimissioni del 2004 e quelle del 2013. Lo ha comunicato al solo , che però doveva già averlo appreso dalla sua confessione al quotidiano "Il Romanista", visto che ancora nel pomeriggio di ieri giurava di non saperne nulla. E non ne sapevano nulla nemmeno a Trigoria i colleghi di Baldini nel comitato esecutivo che periodicamente si riunisce a Londra per discutere le scelte chiave del club. Difficilmente invece potrà abbandonare il ruolo di consulente personale di . Né si capisce perché dovrebbe averne l'intenzione. Soprattutto se le dimissioni sono dettate dalla lettura del libro. È persino curioso che agli occhi dell'ex l'incompatibilità tra i due l'abbia mostrata quella frase: come se i vent'anni di conoscenza e di rapporti "complicati" non fossero bastati, né il "pigro" che gli dedicò nel 2011 in un'intervista a Repubblica, capace di frantumare la Roma di Luis Enrique prima ancora che questa nascesse. Ora un nuovo capitolo. E anche se è una circostanza che la Roma e negano, gli rimprovera pure di essere stato l'uomo che lo ha costretto al ritiro: "Sono stato io Francesco. A farti ritirare". Una confessione attribuita da a Baldini in quel libro che ha già frantumato le barriere di Trigoria, aggiungendo tensione alle ore prima di una partita che già metteva i brividi a e non solo. E Baldini non poteva non saperlo, visto che da giorni gli aveva affidato la missione di individuare un profilo adatto a sostituirlo, l'allenatore, nel caso in cui le cose precipitassero. E ? Se vorrà commentare il passo indietro di Baldini, lo farà oggi. Lui, a quanto risulta, non pare pensarci, anche se non mancano, anche nel suo caso, le contraddizioni. Restare, ad esempio, a lavorare per una società che con Spalletta sostiene lo abbia fatto smettere: "Erano una cosa sola". E in fondo qualche crisetta di rigetto verso il nuovo ruolo non è che l'abbia nascosta: un anno fa esatto preferì festeggiare i 41 anni a casa anziché seguire la squadra a Baku. E a gennaio disertò il viaggio con la dirigenza a Londra - dove avrebbe incrociato Baldini... - per non disdire le ferie alle Maldive. Poi in estate durante il ritiro della Roma era a giocare a calciotto in Russia. E nel tripudio a suo sostegno via social è spuntato pure un criptico: "Ma quando si ritira, ?"