La penna degli Altri 29/08/2018 14:50
Un lunedì di ritorni e partenze
IL TEMPO - Bello tornare allo stadio, bellissimo tornare in curva. Lunedì è stato un salto indietro di quasi 10 anni, ho rivisto ragazzi avuti accanto sui seggiolini di tanti stadi italiani ed europei. Perché non è stata solo la prima in casa: spero sia stato l’inizio di una nuova stagione di ritrovata unità del tifo. Non conosco nel dettaglio le vicende dei diversi Gruppi della Curva che, negli ultimi anni, complici le misure di «sicurezza», il ricambio generazionale, i social, aveva perso un po’del suo abituale smalto, ma sembra si sia deciso di dare nuova linfa all’anima della Squadra con il ritorno di ragazzi che avevano deciso di prendere altre strade. Ne sentivamo tutti il bisogno, la Roma ne aveva bisogno. Lunedì sera la Curva è stata a tratti travolgente. Avanti cosi, e speriamo bene. E tornato anche Rodrigo Taddei. Mi fa impazzire come alcuni giocatori vengano rapiti per sempre dalle emozioni che solo la Roma sa generare. E bello, romantico, semplicemente Romanista. Si scrivano pure paginate su quello che ha mangiato o sui calzini di CR7, io mi tengo i Taddei di turno e l'esultanza al Bernabeu. Lunedì è stata anche giornata di partenze: premesso che capisco poco di calcio e che non sono annoverabile tra le migliaia di allenatori e conoscitori di
calcio che vivono in città (e che, complice il fato, non sono diventati né Totti né Guardiola ), vorrei fare una considerazione puramente aziendale sulla vendita di Strootman: la cessione a 25+3 di un giocatore pagato 20 milioni cinque anni fa, due dei quali passati tra le mani del Prof. Mariani dopo i quali non è piu tornato lo stesso, e che mi dicono, avrebbe avuto difficoltà a trovare spazio, è un ’operazione di mercato magistrale. E il carisma però? Vero, verissimo. Ma non possiamo permetterci di avere un leader che «vale» 28 milioni e costa 7 l’anno. Poi va bene tutto: «a mercato chiuso», «a Roma sono tutti in vendita», «American straccions», «era mejo Pradè», «er segnale che dai allo spogliatoio», ecc. L’AS Roma genera la gran parte delle proprie entrate dal mercato; è cosi, punto. Fino a quando non arriveremo in semifinale di Champions per 5 anni di fila, non avremo uno stadio, non venderemo 50 mila magliette al giorno, questo è il modo in cui la Società può rimanere in piedi. Fino a quel momento, le cose stanno così. Forza Roma.