La penna degli Altri 11/08/2018 18:15
Irrati: "La Var garantisce giustizia. Con le immagini sui maxischermi gli spettatori si renderanno subito conto di ciò che succede"
GASPORT - Sulla Var e l'introduzione sui maxischermi allo stadio si è espresso, in una lunga intervista sulle colonne del quotidiano sportivo, l'arbitro Massimiliano Irrati, con uno sguardo al bilancio della scorsa stagione e dell'uso al Mondiale in Russia. Queste le sue parole:
Irrati, lei ha portato un po’ d’Italia in finale al Mondiale: quante volte glielo hanno detto?
«Tante, in effetti. Pensi che non è il primo ricordo che mi porterò nel cuore della mia esperienza al Mondiale».
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E dire che all’inizio qualcuno sospettava del vostro approccio alla Var. Si diceva: non vorranno farsi imporre le decisioni...
«Questo perché qualcuno ancora pensa che noi arbitri siamo rimasti quei dittatorelli di un tempo a cui non potevi nemmeno rivolgere la parola. Ma sì, quelle macchiette alla Lando Buzzanca. Tranquillizziamoli: da un pezzo non siamo più quelli. E sfatiamo un altro tabù: agli arbitri non interessa perdere il potere, ma conservare il posto. E il posto, soprattutto a certi livelli, lo conservi solo se non fai errori».
Tra molti anni ci si ricorderà degli arbitri italiani come dei pionieri della Var.
«E’ stata una felice intuizione di Figc, Lega e Aia. Oggi tutti guardano agli arbitri italiani come a punti di riferimento. Quando la Fifa ha dovuto scegliere a chi affidarsi, ha scelto noi. Ci hanno dato fiducia e l’abbiamo ripagata. Eppure due anni fa, quando cominciammo a parlarne, era futurismo. Ricordo le lezioni di Rosetti, sembrava un visionario».
Ora tutto il mondo invoca la Var.
«Tutti voglio averla perché garantisce giustizia».
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Dal prossimo campionato le immagini della Var finiranno pure sui maxischermi degli stadi.
«Giusto, gli spettatori si renderanno subito conto».
Così eviteremo anche le proteste dei tifosi, dopo aver annullato quelle dei giocatori.
«E questo è un grande risultato ottenuto con la Var: avete letto le statistiche dell’ultima stagione? Ormai il giocatore sa che non può più farla franca anche se l’arbitro non lo ha visto. La verità è che la Var è un deterrente pazzesco. Al Mondiale in 64 partite non abbiamo avuto un’espulsione per falli o condotte particolarmente violenti. Per non parlare del crollo dei cartellini dati per proteste o simulazioni».
Per la prossima stagione restano i limiti all’utilizzo della Var, solo in certi casi...
«Sì, la linea di intervento è molto alta, solo per i casi netti. Bisogna fare attenzione ad allargare troppo il campo. Siamo intelligenti, limitiamoci agli episodi chiari. L’obiettivo della Var è eliminare il grande errore, quello che fa dire allo spettatore: ma era rigore netto, come ha fatto a non darlo?».
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