La penna degli Altri 28/06/2018 18:02
Stadio della Roma, il ruolo di Lanzalone
IL SOLE 24 ORE (I. CIMMARUSTI) - Una corruzione con lo scopo di ingraziarsi Luca Lanzalone, «consulente di fatto del Campidoglio» per il progetto del Nuovo Stadio della Roma, «dunque un pubblico ufficiale». Luca Parnasi, l'ad uscente di Eurnova - la società che deve costruire l'impianto sportivo a Tor di Valle - ieri è stato interrogato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Barbara Zuin, nell'inchiesta che ha già portato agli arresti nove persone con l'accusa di associazione per delinquere e corruzione.
Parnasi, difeso dagli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini, avrebbe ricostruito i fatti contestati dai pm: attraverso una consulenza da 12 mila euro, più altri lavori promessi per un valore di 90 mila, avrebbe comprato la «funzione» di Lanzalone, superconsulente della sindaca Virginia Raggi per l'affaire stadio e burocrate legato a doppio filo con i vertici del M5S. Le consulenze avrebbero avuto uno scopo preciso: ottenere da Lanzalone una sorta di "copertura" all'interno del Comune di Roma.
Le dichiarazioni avrebbero in parte ricalcato le ricostruzioni degli inquirenti, come tracciate dalle indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Roma, al comando del colonnello Claudio Scialoia. Si tratterebbe, se confermato, di un punto a favore per la Procura, che potrebbe definire in tempi celeri quantomeno la posizione dell'ex consulente del Comune di Roma. Il ruolo di Lanzalone non è stato l'unico tema affrontato nell'interrogatorio. I magistrati hanno chiesto conto a Parnasi delle dazioni di danaro partite - in corrispondenza delle scorse elezioni politiche del 4 marzo - dalle sue società verso fondazioni e associazioni politiche. Si tratta, in particolare, di 150 mila euro dati alla fondazione Eyu, legata al Pd, tra il 1° e il 5 marzo, e circa 250 mila euro, più altri presunti 100 mila, dati a febbraio all'associazione "Più Voci", vicina alla Lega. L'intenzione dei pm è di capire se questi finanziamenti siano di natura illecita e se, in particolare, siano stati fatti per ottenere qualcosa in cambio. Si tratta di un fronte investigativo tutto da chiarire, che si basa in parte anche sull'interrogatorio di Luca Caporilii, ex braccio destro di Parnasi, che ai magistrati ha raccontato la rete di contributi alla politica fatti dall'imprenditore. Denaro concesso per evitare problemi nel progetto del nuovo impianto dell'As Roma.