La penna degli Altri 15/06/2018 13:52

L'inchiesta avanza ma il progetto tiene: atti tutti validi

stadio-della-roma tor di valle

Il giorno dopo si contano i danni del terremoto provocato dal crollo del sistema . Il quadro è ancora poco chiaro e il destino del incerto. Si prova a capire se tra gli effetti collaterali dell’indagine penale ci sia effettivamente pure una sospensione sine die del dossier . O se, una volta ripassati al setaccio tutti gli atti, possa riprendere la sua marcia.  Secondo Virginia Raggi "Gli atti della procedura sembrano tutti validi. Noi ci riserviamo di fare gli approfondimenti del caso. Se non ci sono irregolarità, a mio avviso si potrà andare avanti". Posizione condivisa dal ministro Di Maio: «Le autorità ci diranno se è tutto ok». Il vero rebus da sciogliere, a questo punto, potrebbe riguardare i tempi degli approfondimenti annunciati dal sindaco. Di fatto, rischiano di congelare l’iter per qualche mese. Ieri il Dipartimento Urbanistica del Campidoglio ha inviato una lettera a Eurnova, la società di coinvolta nella realizzazione dello stadio, per chiedere chiarimenti. Nelle pieghe dell’inchiesta emerge anche una parallela attività del gruppo per l’individuazione di un’area dove costruire il nuovo stadio del Milan. Non per forza un’attività illecita. Al netto del tentativo piuttosto grossolano di ingraziarsi l’assessore Maran, infatti, i colloqui di sono regolari. Di questo e del progetto Roma parla anche con Giovanni Malagò. Il presidente del Coni non è contrario al progetto, ma la Commissione impianti sportivi del Comitato olimpico, chiamata a dare un parere, esprime le proprie perplessità e concede un ok pieno di prescrizioni. prova a sfruttare il ruolo istituzionale di Malagò. E in un altro incontro, è il presidente del Coni a presentargli il compagno della figlia «allo scopo – si legge nell’informativa dei Carabinieri – di creargli un’occasione professionale». Motivo per cui anche lui sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati.

(gasport)