La penna degli Altri 14/06/2018 13:17
A Processo i 13 ultrà che pestarono i turisti
LEGGO (D. RUFFOLO) - Una barbara aggressione ai danni di ignari turisti svedesi, uno dei quali reo di indossare una maglietta della Lazio a soli pochi giorni dal derby del 2016, potrebbe costare caro a 13 ultrà giallorossi. Proprio ieri, infatti, il pubblico ministero Eugenio Albamonte ha chiesto il rinvio a giudizio degli indagati con la pesante accusa di lesioni aggravate da futili motivi. L'assalto risale al 31 marzo del 2016 quando mancavano pochi giorni all'atteso derby che, allo Stadio Olimpico, avrebbe visto fronteggiarsi sul terreno di gioco le due squadre della capitale per un posto nelle competizioni europee.
Quella sera un gruppetto di circa venti ultrà, dei quali ne sono stati identificati 13, notava tre turisti svedesi, uno dei quali sfoggiava una maglia della Lazio, intenti a cenare in uno dei tavoli all'esterno di un pub in via Palestro. Proprio la t-shirt, secondo gli investigatori, faceva scattare l'azione punitiva da parte dei supporter giallorossi. Così gli ignari visitatori scandinavi venivano sorpresi e raggiunti da una scarica di calci, pugni e colpi con il casco. Non solo, una delle vittime riportava anche una ferita, giudicata guaribile in 10 giorni, ritenuta compatibile con un'arma da taglio. Terminato l'assalto, gli aggressori si dileguavano sparendo nel nulla mentre alcuni avventori del locale riuscivano ad avvertire le autorità che, dopo lunghe e complesse indagini effettuate dalla Digos e coordinate dalla Procura di Roma, portava all'arresto dei ragazzi ritenuti responsabili, a vario titolo, dell'aggressione. Ad inchiodarli, oltre al riconoscimento fatto dai presenti, anche alcune intercettazioni tutte dello stesso tenore. In particolare in una di queste, finita agli atti delle indagini, uno degli arrestati raccontava ad un interlocutore: «Erano una decina, tutti con le magliette della Lazio a cantà i cori. Niente te lascio immaginà il seguito, semo partiti fratè, l'avemo sfonnati, non puoi capire. Biciclette che volavano. Io ho tirato un secchio della monnezza su un tavolo. Ne ho sbragati 3... Bellissimo».