La penna degli Altri 08/05/2018 14:14
«Mio figlio Elio? Ha l'Africa dentro e Roma nel cuore»
Corrado Capradossi, padre di Elio, il giocane centrale che domenica sera ha esordito in Serie A a Cagliari con la maglia della Roma, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo per raccontare il percorso di crescita del classe '96. Queste alcune delle sue parole:
Papà italiano, mamma del Congo, Elio però nasce in Uganda, nel 1996.
«Sì. Io ero lì per lavoro, conosco sua madre, ci innamoriamo. La situazione però è tesa, c’è la guerra, la prima nel 1995, poi nel 1998. Non c’è pace, per questo decido di far nascere mio figlio in Uganda. Una gioia enorme, anche se io non ero presente».
Come mai?
«Il giorno della sua nascita è quello della morte di mio padre. Papà è scomparso alle 3 di mattina, sei ore più tardi è venuto al mondo mio figlio e non potevo che chiamarlo come il nonno. Uno sportivo, così come sono uno sportivo io».
Voleva che suo figlio facesse il rugbista.
«Sfatiamo questo mito, l’ho letto ovunque (ride, ndr ). Io ho fatto il direttore generale della Rugby Roma per 8 anni, portavo Elio al Tre Fontane, ma non l’ho mai spinto verso la palla ovale».
[..]
Elio è rimasto molto legato all’Africa.
«Moltissimo, la sente sua. E non per il colore della pelle, come banalmente si potrebbe pensare. E’ italiano, è romanista, è africano. Semplice».
Come ha vissuto l’esordio?
«Lui era emozionato ma a posto, io meno. Mi diceva sempre che Di Francesco gli ripeteva di farsi trovare pronto che il suo momento sarebbe arrivato, ma io ci credevo poco. Poi, quando in tv ho visto Manolas toccarsi la coscia, ho pensato: “Finalmente tocca a lui”».
(gasport)