La penna degli Altri 07/05/2018 16:04
IL PUNTO DEL LUNEDI' - CARMELLINI: "Serviva una dimostrazione di crescita dopo l'eliminazione in Champions, ma che fatica!" - GARLANDO: "La Roma, terza, si è scrollata di dosso Lazio e Inter"
LAROMA24.IT - La Roma conquista tre punti preziosi in ottica Champions grazie alla rete di Cengiz Ünder staccandosi da Inter e Lazio: ai giallorossi per l'aritmetica qualificazione alla massima competizione europea per la prossima stagione manca un punto. A sottolinearlo è Massimo Caputi su "Il Messaggero": "Con il sofferto e preziosissimo successo a Cagliari, la Roma (le basta 1 punto) si è avvantaggiata sulle rivali, costrette a giocarsi tutto nel confronto diretto dell’ultima giornata". "La Roma, terza, si è scrollata di dosso la Lazio che si giocherà l'ultimo scalpo da Champions in un duello da Far West con l'Inter", per Luca Garlando sulle colonne de "La Gazzetta dello Sport".
Tiziano Carmellini su "Il Tempo" mette in luce la vittoria sofferta ma conquistata: "Una squadra che anche ieri sera ha saputo soffrire, continua a incassare pochissimi gol (solo nove quelli subiti i diciotto trasferte) grazie anche la solito Alisson che ieri sera ha mostrato una volta ancora quanto è importante avere un portiere così tra i pali".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
(...) Differente il discorso per Roma, Lazio ed Inter ancora impegnate a ottenere un posto Champions. Un risultato determinante per tracciare strategie e alimentare ambizioni.
Con il sofferto e preziosissimo successo a Cagliari, la Roma (le basta 1 punto) si è avvantaggiata sulle rivali, costrette a giocarsi tutto nel confronto diretto dell’ultima giornata. Anche la corsa all’Europa League e quella crudele per non retrocedere sono aperte. Ci sono 11 squadre coinvolte e scontri diretti micidiali. Era un bel pò che non avevamo un campionato così combattuto. Un segnale confortante che dovrebbe sensibilizzare i presidenti della Serie A, riuniti oggi nell’ennesima assemblea. Commissariata, in attesa di definire la governance, appesa all’esito della querelle sui diritti tv, la Lega ha bisogno di eliminare ogni interesse di parte e guardare al futuro lavorando per il bene comune del calcio italiano.
LEGGO (R. BUFFONI)
Per lo scudetto il discorso è chiuso. (...) La vidimazione arriverà quasi certamente domenica notte all'Olimpico, nella sfida contro la Roma. Allegri, che su quel prato ci ha già vinto lo scudetto con il Milan, potrebbe permettersi addirittura il lusso di perdere nel caso in cui Sarri, nel match che si giocherà in contemporanea a Genova contro la Samp, perdesse a sua volta. Restano apertissime le corse Champions, Europa League e salvezza. E sono sprint appassionanti.
La Roma, vincendo a Cagliari dove ha bruciato la riserva di benzina di un serbatoio prosciugato dal sogno Champions, è a un punto dal ritorno nella Coppa più importante. La Lazio, alla partita numero 53 della sua importante stagione, ha finito sulle gambe nello splendido 1-1 contro un'Atalanta in corsa per l'Europa League (e domenica c'è lo spareggio col Milan). Per Inzaghi la dura trasferta con un Crotone che vede la salvezza e il match finale contro l'Inter: non sarà facile, ma nemmeno impossibile.
LA GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
(...) Se lo scudetto della Signora è ancora virtuale, un vincitore reale c'è già: il campionato. Standing ovation per lui. Tutto è ancora meravigliosamente aperto, in testa e in coda. Ci aspettano partite che saranno spareggi. Magari sbirciando nei campionati altrui abbiamo invidiato tecnica e intensità agonistica, ma quanto a emozioni non c'è mancato nulla. (...) La Roma, terza, si è scrollata di dosso la Lazio che si giocherà l'ultimo scalpo da Champions in un duello da Far West con l'Inter. (...) L'ottima prestazione dell'Inter a Udine certifica definitivamente il suicidio stagionale dei nerazzurri. Se Spalletti fosse stato assistito meglio dal mercato, oggi sarebbe qui a ragionare di scudetto. In testa per merito dell'organizzazione tattica, l'Inter si è sgonfiata per consunzione naturale, per mancanza di alternative e ha avuto bisogno di mesi per rifiorire. (...)
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
La Roma va, esce viva dall'Arena di Cagliari e mette in cassaforte tre punti pesantissimi in chiave Champions: ne manca uno per la matematica. Ma che fatica! Serviva una dimostrazione di crescita dopo l'eliminazione, seppur onorevole, dalla Champions League ad opera del Liverpool. Perché quella di Cagliari era chiaro non sarebbe stata una formalità, con una squadra che lotta per restare in serie A e che ha un maledetto bisogno di punti. E infatti così è stato, perché la fatica è ancora nelle gambe e nella testa dei giallorossi che passano di misura grazie al settimo gol in campionato di Under, ottavo stagionale. Basta quello, il resto è sofferenza pura. E che non sarebbe stata una passeggiata Di Francesco lo aveva capito da subito da quando, durante il riscaldamento si era bloccato Manolas: ennesimo infortunio dopo le rinunce forzate a Strootman, Perotti, Defrel e allo squalificato Juan Jesus. Dentro dal primo minuto al suo posto il giovane Capradossi, origini ugandesi, classe 96 al suo esordio in serie A: alla fine non se la cava per niente male e ricorderà il suo esordio con un successo. La squadra è stanca e si vede, le fatiche di Champions si fanno sentire e l'inutile successo contro il Liverpool è ancora lì a pesare: soprattutto nella testa degli uomini di Di Francesco. Ma ai giallorossi servono questi tre punti, dopo il successo dell'Inter e soprattutto visto il pareggio della Lazio in casa con l'Atalanta. Per il Cagliari umori opposti, entra tra i fischi della zona più calda della curva avvelenata con il presidente e chiede alla squadra di tirar fuori gli attributi: così sarà perché la squadra di Lopez non molla fin sotto ai tre fischi di un Di Bello che non fa danni. La Roma in trasferta continua a vincere (undicesimo centro lontano dall'Olimpico), ma soprattutto allunga la sua striscia positiva con il quarto successo consecutivo: non accadeva da novembre. Una squadra che anche ieri sera ha saputo soffrire, continua a incassare pochissimi gol (solo nove quelli subiti i diciotto trasferte) grazie anche la solito Alisson che ieri sera ha mostrato una volta ancora quanto è importante avere un portiere così tra i pali. I suoi compagni se lo tengono stretto in questo finale di stagione dove serve davvero il contributo di tutti. E ora la Juve, cercando di evitare la festa bianconera all'Olimpico per il settimo scudetto consecutivo. Sarebbe la ciliegina sulla torta.
LA REPUBBLICA (G. MURA)
(...) A due dalla fine di aggiudicato c’è solo lo scudetto. L’Inter si giocherà tutto all’ultima, in casa della Lazio, dove ieri l’Atalanta poteva vincere di goleada, dopo aver dato lezione di calcio. Gliel’ha impedito Strakosha, parando tutto il parabile. Per Simone Inzaghi, che sarà il tecnico più corteggiato, l’infortunio a Immobile è arrivato nel momento peggiore. Spalletti s’è preso la responsabilità del cambio sbagliato con la Juve: Icardi. Giusto che l’abbia fatto, e comunque già De Laurentiis gliel’aveva ricordato. (...) La Roma s’è adeguata a una gara di corsa e di combattimento.Dopo le fatiche col Liverpool, non era così scontato. A Di Francesco manca un solo punto per la certezza della Champions fra la Juve e la chiusura sentimentale sul campo del Sassuolo. E lo farà di sicuro.
CORRIERE DELLO SPORT (S. CHIOFFI)
(...) Scudetto in archivio, ma la serie A offre ancora spunti di interesse. Si sgomita nella corsa alla qualificazione in Champions. Decisivo, a meno di clamorosi colpi di scena, il braccio di ferro in programma all'ultima giornata tra la Lazio e Inter. Mentre la Roma ha blindato con padronanza il terzo posto, ribadendo a Cagliari la qualità infinita mostrata in Europa contro il Chelsea, il Barcellona e il Liverpool. Di Francesco ha saputo dare un'impronta al progetto del club: Under ha regalato la settima perla in campionato, Alisson ha fatto ancora la piovra e il baby Capradossi (all'esordio in A per l'infortunio di Manolas durante il riscaldamento) ha confermato la ricchezza di un settore giovanile guidato con sapienza da papà De Rossi. Ai giallorossi basta un punto per garantirsi l'ingresso in Champions (...).