La penna degli Altri 25/05/2018 13:23
I due ultrà romanisti in cella fino a ottobre
LEGGO (F. BALZANI) - Niente sconti e una lunga attesa fino al processo. In Inghilterra non si scherza e ieri sono arrivate brutte notizie per i due tifosi della Roma, Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, arrestati la sera del 24 aprile scorso per violenti disordini nelle ore antecedenti la semifinale di Champions League contro il Liverpool che hanno portato al ferimento di Sean Cox, ancora oggi è ricoverato al Walton Hospital per gravi danni celebrali.
Ieri mattina nella città inglese si è tenuta l'udienza preliminare che è durata meno di un'ora: Filippo Lombardi sarà processato l'8 ottobre, mentre Sciusco rimarrà in attesa della sentenza definitiva. Entrambi i tifosi resteranno in detenzione nel penitenziario di Preston. A presiedere il processo il giudice Alan Conrad. Alison Gurden e Nigel Power, gli avvocati difensori rispettivamente di Lombardi e Sciusco, non hanno assistito dall'aula al processo, bensì dal penitenziario di Preston dove sono stati muniti di un monitor. In aula due interpreti italiani per la traduzione ai due arrestati, presente inoltre anche la famiglia di Filippo Lombardi. L'udienza è iniziata con la parola all'avvocato di Filippo Lombardi che ha dichiarato il suo assistito non colpevole per l'aggressione a Sean Cox e per i disordini nei pressi dello stadio, mentre Daniele Sciusco ha ammesso la colpa per i tafferugli del prepartita. L'accusa con la persona dell'avvocato Keith Sutton ha confermato che le indagini sono ancora in corso e ha richiesto lo spostamento del processo lontano da Liverpool. L'avvocato di Sciusco, inoltre, ha chiesto al giudice Conrad una sentenza separata a quella di Lombardi, in quanto «le ricerche svolte indicano un carattere impeccabile dell'assistito». Il 29enne resterà in carcere in attesa della sentenza, dopo di questa l'avvocato potrà fare appello al giudice di Preston.
Anche l'Uefa si pronuncerà sui fatti di Liverpool il 31 maggio prossimo. La Commissione disciplinare deciderà inoltre se prendere o meno provvedimenti anche in merito alla gara di ritorno all'Olimpico. La Roma dovrà rispondere di accensione di fumogeni, organizzazione insufficiente, scale d'emergenza bloccate e condotta impropria da parte del presidente Pallotta.