La penna degli Altri 17/05/2018 13:19

Diritti tv, ora Mediapro fa ricorso al Tar Lazio

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IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI - S. RIGGIO) - La partita dei diritti tv assume sempre più i contorni di una vera e propria battaglia legale. Mediapro dopo la bocciatura del bando da parte del Tribunale di Milano il 9 maggio scorso, accogliendo di fatto il ricorso fatto da Sky, è passata al contrattacco: prima il reclamo e ora anche un ricorso al Tar del Lazio. I catalani si sono rivolti al tribunale amministrativo affinché venga annullato il provvedimento dell’Antitrust del 14 marzo con cui aveva autorizzato la Lega di serie A a cedere in licenza i diritti a pagamento alla stessa Mediapro. La richiesta di annullamento è limitata alle sole parti del provvedimento che sostanzialmente limitano la libertà commerciale dello stesso intermediario indipendente,con particolare riferimento alle attività editoriali che devono, sempre secondo l’Antitrust, essere garantiti ad operatori delle comunicazioni (ad esempio Sky e Mediaset). Il motivo del ricorso, presentato due giorni fa, è quello di dare più forza al reclamo che Mediapro sta per depositare (ha 15 giorni di tempo dal giorno successivo al dispositivo) contro la sentenza del presidente della Sezione Imprese,Claudio Marangoni che ha annullato il bando. Una mossa che sicuramente creerà malumore, soprattutto in seno alla Serie A visto che la stessa Lega è stata chiamata in causa davanti al Tar. La posizione di Mediapro continua a vacillare agli occhi di diversi presidenti. I catalani non hanno ancora versato la fideiussione da un miliardo più iva come saldo dei diritti tv e per questo molti patron, soprattutto quelli delle medio piccole che di questi tempi vanno in banca a scontare i proventi delle tv, vorrebbero maggiore chiarezza. Il 22 maggio a Milano è prevista l’Assemblea di Lega che all’ordine del giorno come punto principale ha proprio quello dei diritti televisivi. Il commissario Malagò, con una lettera, ha sollecitato il pagamento con una sorta di ultimatum (senza clausola di decadenza automatica del contratto) respingendo però la richiesta d’aiuto degli spagnoli.