La penna degli Altri 27/04/2018 15:54
Tutti parlano ma non c’era alternativa
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un Paese di allenatori e direttori sportivi. Non che all’estero funzioni in modo tanto diverso, ma la storia di Salah è un perfetto esempio di come le chiacchiere da bar in Italia diventino spesso «verità». I fatti, in questo caso, sono documentati e chiarissimi. Tranne per chi non vuole capirli. La Roma, come tutte le società che partecipano alle competizioni Uefa, deve rispettare il discutibile regolamento del Fair Play finanziario, secondo il quale, in estrema sintesi, i club non possono spendere più di quanto ricavano. Siccomeil club giallorosso in questi anni ha vissuto sempre al di sopra delle proprie possibilità finanziarie, con l’obiettivo di essere competitivo in anticipo rispetto a una crescita lenta, la scorsa stagione, con un bilancio privo degli introiti della Champions (la Roma era stata eliminata dal Porto ai preliminari), si è ritrovata a dover riequilibrare i suoi conti entroil 30 giugno 2017. Servivano plusvalenze da quasi 100 milioni di euro, non potevano bastare quindi le cessioni di Paredes e Rudiger (i programmi iniziali prevedevano la partenza di Manolas al posto del tedesco) e Monchi ha dovuto per forza di cose trattare al prezzo più alto possibile la vendita di Salah. Ovvero l’unico «sacrificio» in grado di coprire la cifra mancante, visto che l’altra offerta più sostanziosa era arrivata per Nainggolan dal Manchester United, ma di «soli» 28 milioni di euro più bonus. E allora si è ottenutoil massimo possibile dall’egiziano: 50milioni di euro bonus compresi pagati dal Liverpool, un prezzo assolutamente in linea coni valori di un mercato che solo qualche settimana dopo è stato sconvolto dall’affare Neymar. C’è un prima e un dopo quell’acquisto folle del Psg (222 milioni), peccato che la Roma non potesse sapere e aspettare. «Se non avessimo venduto Salah, non avremmo giocato la Champions» ha spiegato Monchi. Cosa era peggio? Adesso è facile parlare. Molto di più dopo che il calcio, puntualissimo nel regalare diaboliche coincidenze, ha scritto una storia che fa male ai romanisti: Salah strapazza i suoi ex compagni e cancella quasi definitivamente il sogno di una finale di Champions. Poi tutto si può discutere, ma basandosi sempre sulla verità.