La penna degli Altri 16/04/2018 15:46
L’aquila, Goethe e le magie. Che spettacolo sugli spalti
[...] Al termine di una settimana che, fisica mente e mentalmente, aveva provato le due squadre – anche se per motivi opposti –, Lazio e Roma se la giocano fino al no vantesimo e i tifosi glielo rico noscono. Tutte e due vogliono vincere, Eusebio Di Francesco e i suoi per chiudere dei giorni perfetti, Simone Inzaghi e i suoi per dimenticare la disfatta di Salisburgo. Le due curve ce la mettono tutta per aiutarli: coreografie all’inizio, cori in cessanti per tutta la partita, sfottò più o meno leciti ma, al meno all’interno dello stadio, senza esagerare. [...]
Il lato Nord dello stadio è pieno, la curva Sud anche, in Distinti ci sono parecchi vuoti, ma tutti si fanno sentire. Al momento dell’inno ecco le coreografie (e pure qualche petardo di troppo): la Lazio sceglie di scrivere: «
Ciò che nasce puro più grande vivrà», con un’enorme aquila al centro della curva, la Roma espone i monumenti e aggiunge una frase di Goethe tradotta da Pirandello: «Una lupa i gemelli nutre e si chiama Roma la sovrana del mondo». [...]
La partita scorre via sui binari del nervosismo, anche se il pareggio di sabato dell’Inter autorizza a non avere troppa ansia, gli animi si accendono, sugli spalti e in campo, ma i gol non arrivano e le emozioni sono concentrate nel finale, quando la Lazio resta in 10 per l’espulsione di Radu e la Roma, alla ricerca del vantaggio, si espone a qualche contro piede. Dzeko impegna Strakosha e coglie la traversa, Milinkovic prova a sorprendere Alisson. Niente. Sul campo se ne riparlerà la prossima stagione. Su social e radio, invece, non è finita. C’è la Champions, quella che la Roma si sta giocando e quella che giallorossi e biancocelesti vogliono conqui stare per il prossimo anno. Sarà ancora derby fino a maggio.
(Gasport)