La penna degli Altri 18/04/2018 13:23

Andamento lento: le scorie di coppa su Roma e Lazio

SS Lazio v AS Roma - Serie A

LA REPUBBLICA (G. CARDONE/M. PINCI) - Contasse solo il girone di ritorno, Lazio e Roma sarebbero quasi fuori dalla zona- Europa. La strada per la più che a una maratona somiglia ai tremila siepi, e sono più gli ostacoli in cui i corridori cadono che quelli superati. Almeno nella seconda parte di questo strano campionato: Roma e Lazio, che oggi risponderanno all’, dal giro di boa hanno raccolto meno punti di e - e va bene - ma pure di , Milan e Atalanta, gli stessi del Torino. Hanno steccato più della metà delle partite, con quattro sconfitte a testa e tre pareggi, l’ultimo nel derby della paura domenica sera. «E il margine d’errore si riduce sempre di più», ha ammesso ieri .

Certo, entrambe hanno spremuto il fisico delle loro stelle correndo pure in Europa: la Lazio è addirittura la squadra che ha giocato di più in Italia, oggi scenderà in campo per la 50ª volta dalla Supercoppa del 13 agosto scorso. La Roma, unica semifinalista italiana, giocherà 6 volte in 18 giorni coprendo quasi 5mila chilometri di spostamenti. Quasi inevitabile pensare a risparmiare energie, già da stasera col all’Olimpico: rinuncerà a e , rilancerà e Ünder e valuta pure di rinnegare la difesa a tre dell’impresa col per tornare a 4. L’unica strada possibile per consentire a di riprendersi, dopo una settimana tra febbre e crampi, anche se i calciatori hanno apprezzato parecchio la svolta tattica. Esule delle turnazioni, l’indispensabile , che oggi giocherà per la 100ª volta in Serie A: «È troppo importante per noi».

Pure Inzaghi oggi contro la festeggerà le prime 100 gare, ma sulla panchina della Lazio. Con qualche mossa sorprendente: ha annunciato di voler rilanciare Caceres, dovrebbe riportare in panchina Felipe Anderson dopo le fatiche contro Udinese, Salisburgo e Roma: «Ma Firenze è uno snodo cruciale per la » , avverte l’allenatore laziale. Proprio il derby, però, gli ha lasciato in eredità un dubbio: affidarsi o meno a Immobile? Dopo uno scontro con l’attaccante che non vuol riposare mai ha riportato una contusione al collo del piede sinistro, da sommare all’inevitabile stanchezza. È al 50 per cento, logica consiglierebbe di preservarlo, «ché comunque Nani e Caicedo sono pronti» . Ma è difficile farlo a cuor leggero: soprattutto oggi che fare punti, lì davanti, è diventato dannatamente complicato.