La penna degli Altri 01/03/2018 13:45
Roma, viaggio della speranza
LEGGO (F. BALZANI) - Uscire dall’Olimpico per ritrovare la serenità. I numeri della Roma in questa stagione, almeno in campionato, dicono questo. I giallorossi, infatti, hanno perso una sola partita fuori dalle mura amiche: contro la Juventus il 23 dicembre scorso. Poi 7 vittorie e 4 pareggi mentre in casa sono già 5 i ko (mai così male dal 1993-94). I 50 punti sono equamente suddivisi tra casa e trasferta, ma fuori la Roma ha giocato 12 partite (14 in casa) e la media è migliore (2,06 contro 1,78). Anche la difesa subisce una metamorfosi: appena 6 i gol subiti in 12 partite mentre sono 15 quelli beccati in casa. Meglio addirittura di Napoli (7) e Juve (11) che di partite fuori ne hanno però giocate 13. Atteggiamento più prudente, lontananza da un ambiente oggi bollente o semplice coincidenza? Difficile rispondere vista l’altalena continua dei giallorossi che in Champions ad esempio ha un trend contrario: 2 vittorie e 1 pareggio in casa (zero gol subiti), 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte fuori (8 reti incassate). Di Francesco può sorridere quindi? No, perché peggiore trasferta in questo momento non poteva capitargli. A Napoli contro l’armata di Sarri (30 gol e 10 vittorie in 13 partite al San Paolo) servirà ben più della cabala per evitare una sconfitta che metterebbe ancora più nei guai il tecnico. La fiducia confermata a Boston da Monchi e Pallotta, infatti, non basta a fargli dormire sonni tranquilli in vista del prossimo trittico di gare: Napoli, Torino e Shakhtar. Eusebio spera che l’importanza della gara possa rimotivare giocatori oggi troppo brutti per essere veri. Da Nainggolan a Dzeko passando per Florenzi e De Rossi. Tutti pronti a scendere in campo dal 1’ dopo il turnover della scorsa settimana. Probabile che Di Francesco possa di nuovo affidarsi al più prudente 4-2-3-1 (con De Rossi in regia) contro Mertens e compagni. Difficilmente ci sarà Pellegrini, per il quale è stato confermato il risentimento muscolare all’adduttore sinistro. Ma la preghiera più grande è da rivolgere ad Alisson, alias superman. Il brasiliano, coi suoi miracoli, ha spesso salvato la Roma negli ultimi due mesi terribili e sabato sera in casa di San Gennaro sarà probabilmente chiamato agli straordinari.