La penna degli Altri 25/03/2018 18:17
Napoletani e romanisti: è allarme per l'incrocio
IL MATTINO (D. SARNATARO) - Proteste e disagi. Lo spostamento dell'orario di inizio di Sassuolo-Napoli, dalle 15 alle 18 di sabato 31 marzo, ha provocato una sollevazione popolare da parte di alcuni dei 7mila tifosi partenopei che saranno presenti al Mapei Stadium. Lo slittamento rende impraticabile la trasferta per i tanti sostenitori che hanno già acquistato il ticket del treno Reggio Emilia-Napoli, fissato alle ore 19.23, ovvero a metà del secondo tempo della partita. Molti tifosi hanno chiesto invano il rimborso dei biglietti del treno, altri si stanno consultando con alcuni avvocati per far partire azionilegalianche se la decisione dettata da «motivi di ordine pubblico» è normalmente inattaccabile.
C'è chi ha dovuto riprogrammare il viaggio, fittando frettolosamente Van o ricorrendo all'auto e a ore e ore di viaggio. Le proteste sono numerose. Antonio L., per esempio, sbotta: «Come si fa a spostare l'orario della partita appena una settimana prima? Chi ce li restituisce i 380 euro di biglietti del treno andata e ritorno per 4 persone? Non possiamo pennetterci il pernottamento in Emilia! Spero che De Laurentiis protesti per noi». Franco Lambruna, tifoso storico avvezzo alle trasferte, ha dovuto cambiare il viaggio: «Tornerò da Reggio Emilia con un pullman che parte dopo mezzanotte e arriva alle 8.40 del mattino. Il provvedimento è illogico, anche perché il rischio di incrocio tra romanisti e napoletani non è scongiurato: i primi scenderanno da Bologna proprio quando i secondi saliranno, un po' dopo, verso Reggio Emilia. Il Napoli dovrebbe farsi sentire».
Intanto c'è chi si muove per una nuova cultura del tifo sano. Lunedì, presso lo «Studio Caracciolo», si terrà la presentazione del progetto «Il tifo non odia», promosso dall'avvocato Angelo Pisani, con il lancio del primo video contro la violenza di Lino Barbieri: protagonisti tifosi del Napoli e della Juventus uniti dal valore della vita. Con loro anche Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito.