La penna degli Altri 25/03/2018 14:43
Italia senza guida. Il leader resta Buffon, i giovani non sembrano in grado di raccoglierne l’eredità
(...) L’Italia è sgonfia. Manca il gioco, soprattutto la personalità. Il migliore, Buffon, ha 40 anni, sta in porta e a fine stagione, se la Juventus non porterà a casa la Champions, dovrebbe passare la mano. Il day-after è cupo come il cielo sopra Manchester, dove la primavera ancora non si vede. Piove e tira un vento gelido, che perfettamente si sposa con il clima all’interno della squadra azzurra.
Serve tempo. Ma il tempo stringe. Dopo Pasqua il commissario Fabbricini ufficializzerà il programma di rilancio del calcio italiano. Per la Nazionale bisognerà aspettare un po’ di più, ma non tanto. «Il 20 maggio sveleremo il nome del nuovo allenatore», l’annuncio di Costacurta, rimasto in Inghilterra per fronteggiare la crisi infinita. L’Italia ha bisogno di una figura forte in panchina.
(...) Il c.t. è solo la punta dell’iceberg. Colpisce la mediocrità tecnica e psicologica dell’Italia. A eccezione di Buffon, non c’è un leader che sappia guidarci: Chiellini è spesso infortunato, Bonucci è discontinuo, Verratti in azzurro è l’ombra di se stesso e Insigne smarrisce il talento che gli ha permesso di caricarsi il Napoli sulle spalle. «Il valore c’è, ma i giocatori devono sbloccarsi e dare di più», l’analisi di Costacurta. La Svezia ci ha spinti in fondo al burrone, dentro un tunnel da cui non riusciamo a riemergere. «Non mi meraviglia che i ragazzi facciano fatica a ritrovarsi. Ci può stare la mancanza di personalità. Ma in certi momenti anche i campioni vanno in crisi e hanno bisogno di fiducia».
(corsera)