Non è stato facile, per chi ieri mattina era col cuore sanguinante e l'anima spezzata in Santa Croce, indossare una corazza sopra quel tumulto di emozioni e scendere in campo al pomeriggio a Trigoria, provare a resettare tutto e ricalibrarsi sul Torino, che stasera viene a giocare all'Olimpico e va pure battuto, se non si vuole nuovamente gettare al vento l'opportunità che la vittoria di Napoli ha riconsegnato a piazzale Dino Viola. Giocheranno tutti, o quasi, quelli che erano al funerale di Astori: Nainggolan, Florenzi, probabilmente El Shaarawy, e anche De Rossi, che ieri ha dato rassicurazioni a Di Francesco nel corso dell'ultimo allenamento, e chissà se pure Pellegrini, in ballottaggio con Strootman. [...]
Poco spazio per pensare al "lavoro", ma forse si è professionisti anche per questo e stasera tutta la Roma - quelli che erano a Firenze e quelli, come Di Francesco, che non sono potuti andare - giocherà per Davide, quel capitano che qui non poteva esserlo ma aveva a tutti lasciato intuire comunque il suo spessore. Ma la testa dovranno metterla sul Toro e vincere una partita troppo importante per non perdere quel patrimonio ritrovato a Napoli e più volte smarrito nel corso della stagione. [...]
E se qualcuno aveva dubbi sull'autorevolezza dell'allenatore nello spogliatoio, i dirigenti nelle ultime settimane hanno fatto fronte comune per ribadire anche ai sassi che Di Francesco sarà l'allenatore della Roma almeno per tutta la durata dell'attuale contratto. Magari non c'è alcun rapporto di causa ed effetto tra le parole esterne di Totti (e quelle interne di Monchi) e la vittoria di Napoli, ma è un fatto che la Roma ha ripreso a tessere quella tela più volte arruffata. E ora non si può che continuare.
(Il Romanista - D. Lo Monaco)