La penna degli Altri 20/03/2018 12:22

Il bello della trasferta per il gruppo. DiFra, Perotti esalta il tecnico ma Schick è un caso

AS Roma v Qarabag FK - UEFA Champions League

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La vittoria di Crotone, oltre ad esser utile per blindare il terzo posto, è il segnale che aspettava dopo la qualificazione ai quarti di finale . Seppur con tanti cambi, la squadra è comunque riuscita a portare a casa la nona vittoria in trasferta su quattordici partite giocate lontano dall’Olimpico ( il resto sono 4 pareggi e una sconfitta, a Torino, contro la ): in pratica, oltre il 50% dei punti sono stati conquistati lontano da Roma. Con quella in Calabria, sono tredici le gare in campionato terminate con la porta inviolata, per un rendimento che continua ad essere da grandissimo giocatore di .

Sei le vittorie nelle ultime sette di campionato, è soddisfatto , lo sono i giocatori. «Eusebio è un allenatore importante — le parole di al Clarinuno di quelli che mi ha cambiato la carriera». Un concetto importante, che rispecchia il pensiero all’interno di uno spogliatoio che il mister abruzzese è riuscito a tenere unito e dalla sua parte nei momenti più complicati di questa stagione. Al di là delle questioni e convincimenti personali, i veterani del gruppo hanno apprezzato come ha difeso la permanenza di a gennaio nella capitale e su come riesce a gestire quasi tutta la rosa. Quasi tutta perché a restare fuori spesso dalle turnazioni è Schick. Non ha giocato neanche un minuto a Crotone, lui che è l’investimento più importante della scorsa estate (solo 516 i minuti in campionato, nessuno in ), con il tecnico che è stato ancora una volta chiaro a riguardo. «Devo pensare alla Roma, non ai singoli — la sua bocciatura — sta lavorando bene, ma non posso ragionare individualmente per far contento qualcuno. Ora c’è la sosta, riposiamoci».