La penna degli Altri 13/03/2018 13:04
E Di Francesco carica: «Non si può sbagliare»
Ci sono partite che cambiano la storia. Di un club, di un giocatore, ma anche di un allenatore. Quella di stasera se non arriverà a cambiare la storia del Di Francesco tecnico, di certo può dargli una svolta importante. Perché la Roma ai quarti di Champions ci è arrivata solo tre volte (con Liedholm nel 1983-84 – quando era Coppa dei Campioni – e le due volte con Spalletti, tra il 2006 e 2008) e perché entrare tra le otto regine d’Europa aiuterebbe a vedere la stagione giallorossa con una luce diversa. «È una partita importantissima per tutti quanti noi, che non possiamo sbagliare – dice Di Francesco – Fondamentale per ridare slancio a squadra e ambiente dal punto di vista dell’ambizione. [...] Servirà il desiderio di andare a far male agli avversari, senza essere attendisti». [...] Stasera bisognerà giocarla proprio così, con un’attenzione particolare all’equilibrio, perché subire un gol vorrebbe dire doverne segnare almeno tre per passare. «Non è una partita che potremo gestire, dobbiamo vincerla – continua Di Francesco – Il nostro pensiero è sempre cercare di dominare la gara, sapendo però che dall’altra parte c’è una squadra forte, che ha qualità e palleggio. Di certo non possiamo accontentarci di giocare solo per un tempo, dobbiamo avere più continuità nel corso della partita. [...] La Juventus è un esempio, ma quella mentalità non si costruisce con una sola partita». [...]
E se nella testa di Di Francesco la formazione è già modellata da un po’, il tecnico della Roma chiude con il suo appello alla gente: «Avremo bisogno dei nostri tifosi, mi auguro che siano il 12° uomo in campo. Ma il mio richiamo non è alla quantità, ma alla qualità della gente. L’importante è che nello stadio, ci sia la percezione della vicinanza del tifo. Pure un applauso su un passaggio sbagliato, per esempio, ci potrebbe aiutare». Anche perché, a conti fatti, è davvero una partita che può cambiare la storia.
(Gasport)