IL MESSAGGERO (F. RINAUDO) - «Ragazzi c’è Radja Nainggolan a piazza del Popolo». Pochi minuti e la voce si sparge all’improvviso, anche sul web. Su via del Corso un gruppo di giovanissimi si lancia alla rincorsa tra gincane e dribbling in mezzo a passanti e turisti, che perplessi si interrogano sul motivo di tanto clamore. Il centrocampista della Roma e della nazionale belga è comodamente seduto al tavolo di un locale che affaccia sulla storica piazza, in compagnia di alcuni amici, pronto a gustare un aperitivo analcolico, quando viene bruscamente interrotto dall’entusiasmo dei fan giallorossi, euforici per l’inatteso e graditissimo incontro.

Ninja, con giubbetto di pelle su una t-shirt di colore nero, forse sperava di passare inosservato ma, nonostante il volto parzialmente coperto da un berretto con visiera, non è riuscito nel suo intento. Una pioggia di selfie lo investe con tanta rapidità, così come i cori sempre più insistenti e colorati. Lui sorride, compiaciuto per la testimonianza di affetto, e dopo una vera e propria raffica di foto ricordo decide di salutare i suoi ammiratori che però non intendono lasciarsi sfuggire l’occasione di rimanere con il proprio idolo. Il popolo di estimatori intanto aumenta, ragazzine timorose si avvicinano per un abbraccio e perfino alcuni operatori ecologici si fermano per un autografo, al punto che Nainggolan si arrende e, divertito, ammette che per una volta lo scatto “avversario” è più veloce del suo.