IL TEMPO (E. MENGHI) - Il gol nel derby e il sigillo sugli ottavi di Champions, poi più nulla per oltre due mesi, ma a Udine gli sono bastati 22 minuti per lasciare il segno e ritrovare il sorriso: «Era importante chiudere la partita, e poi fare centro è sempre bello», esulta Perotti, che preferisce però tenere i piedi per terra: «Era fondamentale vincere queste tre partite, anche se non abbiamo fatto nulla di speciale. Dopo il girone europeo dovevamo esaltarci, invece siamo calati sia mentalmente sia fisicamente: è stata colpa nostra, non ci sono alibi. Piano piano stiamo ritrovano la strada che avevamo perso: ricominciamo».

Under aumenta la concorrenza in attacco e l’ultima prestazione positiva dovrebbe garantirgli l’esordio in Champions: «Se lo merita, è un ragazzo umile che sta crescendo», parola di Perotti, che spera in una maglia contro lo Shakhtar. Si rivedrà dal 1’ Kolarov, il resto della difesa non dovrebbe cambiare, Manolas e Fazio danno sicurezza: «Non pensiamo - dice l’argentino - e Continuiamo con questa fiducia». Ripresa oggi alle 11, domani alle 15 la partenza anticipata per l’Ucraina