La penna degli Altri 14/02/2018 19:17

As Roma, lo stadio che non c’è vale già 380 mila euro nel bilancio dei padroni americani

pallotta boston

BUSINESSINSIDER.COM (C. SCOZZARI) - “Famo ‘sto stadio!” sollecitavano l’anno scorso il “, che addirittura lo paragonava a un Colosseo dei tempi nostri, ma anche l’ex allenatore dell’As Roma, (ora all’). E in effetti, con il via libera giunto a dicembre dalla Conferenza dei servizi, il progetto di dare vita a una nuova infrastruttura di proprietà per il club giallorosso ha guadagnato nuovo slancio. “Siamo tutti entusiasti – aveva commentato a caldo il presidente dell’As Roma di poter iniziare i lavori per costruire uno stadio che renderà i tifosi della Roma di oggi e di domani fieri di indossare i nostri colori e di intonare i nostri cori. Il nostro progetto rappresenterà un elemento di crescita per la città, diventando un piccolo tassello della sua incredibile storia. Sono certo, inoltre, che lo sarà molto importante per far tornare il calcio italiano nel posto che si merita. Forza Roma”.

Innanzitutto, va ricordato che, di fatto, lo stadio sarà di proprietà non già della squadra di calcio bensì dei suoi azionisti, ossia gli americani capitanati da e riuniti nel veicolo Neep Roma Holding. Quest’ultimo, quindi, custodisce tra le proprie partecipazioni non soltanto la quota di maggioranza nell’As Roma, pari al 79% (la squadra di calcio è quotata in Borsa), ma anche il 100% della Stadio Tdv spa, che è appunto – come veniva spiegato nel dettaglio nell’ultima relazione semestrale del club giallorosso – la società “deputata alla gestione e al finanziamento del progetto ‘’”.

Dal bilancio di Neep Roma Holding, appena depositato presso il Registro delle imprese, emergono i valori delle diverse partecipazioni. Quella più preziosa non è difficile da indovinare: si tratta dell’As Roma, che al 30 giugno del 2017 (data di chiusura dell’esercizio di Neep) valeva poco più di 240 milioni di euro. Tale cifra, spiega sempre il bilancio al 30 giugno 2017 di Neep, è il risultato di tre diversi fattori:

  • l’acquisto della partecipazione, per 60,3 milioni, risalente all’estate del 2011, dalla Roma 2000 srl (società della famiglia Sensi e Unicredit), a cui si aggiungono i quasi 10 milioni pagati per le azioni apportate all’Opa (Offerta pubblica di acquisto che gli americani avevano contestualmente lanciato)
  • i 100 milioni versati in conto futuro aumento di capitale deliberati dall’assemblea degli azionisti del 30 gennaio del 2012
  • i 70 milioni versati in conto futuro aumento di capitale proprio nel 2017.

Molto inferiore, per ovvi motivi visto che il progetto deve ancora essere realizzato, è il valore della Stadio Tdv (Tdv sta per , dove sorgerà la struttura): 380 mila euro. In questo caso, a determinare la cifra sono due componenti:

  • l’acquisizione della partecipazione, risalente al maggio del 2016, dalla As Roma spv llc, società pure partecipata dai soci stranieri che a dispetto del nome è la controllante di Neep (As Roma invece è la controllata), al prezzo di 80 mila euro
  • la rinuncia, da parte di Neep, al rimborso di un finanziamento soci per 300 mila euro.

A verificare che i valori di queste partecipazioni siano corretti e non si siano ridotti sono stati gli amministratori della Neep insieme con l’esperto indipendente Riccardo Tiscini, docente della Luiss e dell’Universitas Mercatorum di Roma, che a suo tempo aveva già vidimato la correttezza delle condizioni di rifinanziamento dell’As Roma con Goldman Sachs. Il bilancio della Neep riporta, inoltre, finanziamenti da 35 milioni (inseriti tra le “attività non correnti”) erogati per 17,78 milioni all’As Roma e per 17,2 milioni alla Stadio Tdv. Quest’ultima potrà rimborsare il prestito in quattro anni. Tale operazione, in realtà, si inserisce nella più complessa operazione di rifinanziamento del debito, risalente allo scorso giugno, dell’As Roma con Goldman Sachs, nell’ambito della quale la banca d’affari americana – con cui generalmente lavora – ha, tra le altre cose, alzato il prestito a 230 milioni dai precedenti 175.

Le risorse in arrivo grazie alla rinegoziazione del prestito – come già spiegato nei dettagli da Business Insider Italia dopo avere consultato documenti societari – servivano anche per “risolvere il contratto di finanziamento infragruppo sottoscritto tra la società e Stadco (ossia Stadio Tdv) in data 16 maggio 2016 nonché a estinguere le garanzie a esso connesse”. Al centro della questione c’è, con ogni probabilità, il finanziamento, di cui pure Business Insider Italia aveva già svelato i retroscena, con cui Goldman Sachs aveva concesso 30 milioni alla Stadio Tdv a fronte di una garanzia dell’As Roma che a sua volta si sarebbe potuta rivalere sugli azionisti americani controllanti di Neep. In questa intricata matassa di finanziamenti, garanzie e scatole societarie, sembra quindi che questi 17,2 milioni erogati a Stadio Tdv da Neep – che emergono appunto dal bilancio al 30 giugno 2017 di quest’ultimo veicolo – servano a rimborsare almeno una parte del debito della società dell’infrastruttura di , sempre nell’ambito della complessa operazione di rifinanziamento.

Il collegio sindacale di Neep, nella relazione allegata al bilancio di esercizio, sottolinea l’importanza di questo finanziamento erogato a Stadio Tdv e “ricorda che i principali rischi economici e finanziari connessi all’ordinario svolgimento dell’attività operativa della società controllata As Roma e della società controllata Stadco sono connotati da elementi di imprevedibilità, nell’un caso derivante dalla partecipazione a competizioni sportive, e nell’altro caso al complesso iter di autorizzazioni amministrative in corso”. In tale contesto, proseguono i sindaci, “la società Neep Roma Holding, anche alla luce dei rinnovati e ampliati impegni finanziari verso gli istituti di credito, basa il proprio equilibrio sul sostegno dell’azionista As Roma spv llc che ha finora dimostrato costantemente di supportare patrimonialmente il gruppo all’occorrenza”. Basti pensare che i finanziamenti a medio-lungo termine di Neep, alla fine di giugno del 2017, sono cresciuti di quasi 37 milioni, raggiungendo quota 43 milioni, cifra che rientra nel più generale finanziamento da 55,3 milioni erogato dalla controllante As Roma spv llc.

Ma i sindaci pongono l’accento anche sui versamenti in conto futuro aumento di capitale da 70 milioni effettuati dalla Neep a favore dell’As Roma e sulla “possibile sottoscrizione dell’aumento di capitale” della squadra giallorossa entro il 31 dicembre di quest’anno. A riguardo va ricordato che l’assemblea della “Magica” ha già deliberato in sede straordinaria una ricapitalizzazione da 120 milioni fissando la scadenza proprio alla fine di quest’anno. Ebbene, secondo i sindaci si tratta di segnali di una volontà dell’azionista di primo livello As Roma spv llc di confermare un “supporto patrimoniale e finanziario costante”. In pratica, a tenere in piedi il gruppo continuano a essere i soci americani di As Roma spv llc, che finanziano Neep che a sua volta finanzia sia la società della squadra giallorossa sia quella dello stadio di . I numeri di Neep Roma Holding del 2017 sono stati approvati dall’assemblea degli azionisti che si è riunita a Roma il 22 dicembre scorso e che ha deciso di riportare a nuovo la perdita di poco più di 110 mila euro realizzata alla fine di giugno (che si confronta con il dato positivo di 128 mila euro che era stato registrato al giugno del 2016). Contestualmente, l’assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, composto da , Mauro (i due sono rispettivamente anche presidente e dell’As Roma), Gianluca Cambareri e Thomas Mark Tolley.

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