La penna degli Altri 30/01/2018 14:23
Pallotta è contestato e il nuovo stadio è lontano
Le parole dure e gli sberleffi riservati a James Pallotta dalla curva popolare come dalla tribuna chic, hanno sancito come la delusione dell’universo romanista nei confronti della proprietà sia ormai palpabile. Che Pallotta – dispiaciuto per la contestazione – intenda il calcio in modo manageriale e abbia nel nuovo stadio (i cui tempi di realizzazione non sono ancora certi) la stella polare non è né un mistero né un peccato. Nell’ottica del tifoso, però, avviarsi al traguardo del 7° anno di gestione Usa contabilizzando 3 secondi posti in campionato ma senza avere vinto nulla (a differenza di Juve, Napoli, Lazio e Milan) è una ferita difficile da guarire, tanto più che nel periodo si sono avvicendati 6 allenatori (escluso il Montella «trovato»), 2 amministratori delegati, 2 direttori generali, 3 direttori sportivi, 5 direttori commerciali. Eppure dal 2013 la squadra non più nemmeno un «main sponsor». Andando via, l’ex d.s. Sabatini ha raccontato: «Alla Roma ci sono 3 centri di potere: Boston, Londra e Trigoria». Troppi? (..)
(gasport)