La penna degli Altri 02/01/2018 13:40
Ma i nuovi acquisti in Italia giocano e segnano poco
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una partita su due o poco più. I primi quattro mesi di campionato, hanno detto una cosa: che prima di fidarsi del tutto di chi è arrivato in estate, ai tecnici italiani serve tempo. O forse, che gli acquisti per cui le società si sono sfidate in estate non hanno ancora saputo meritarsi più spazio. Di certo, giocano pochino e segnano meno. Lasciando un’impronta solo superficiale sul nostro torneo. Basti guardare la classifica marcatori: per trovare un giocatore acquistato in estate dietro Icardi e Immobile bisogna scendere fino all’ottava posizione. Lasagna e Ilicic, con 7 gol, sono i nuovi che hanno segnato di più. Mica come in Inghilterra, dove a comandare tra i bomber è Salah, arrivato al Liverpool soltanto a luglio. In Francia c’è Mariano Diaz, terzo, in Spagna Stuani, quarto, persino Gregoritsch dell’Augsburg ha segnato di più dei nuovi “ italiani”. Anche perché tanti attaccanti acquistati nell’ultimo mercato aspettano ancora il primo gol: Schick e Defrel a Roma, André Silva e Borini a Milano, ma pure Karamoh, Sadiq, Ounas, Bajic, Orsolini. E gente come lo juventino Douglas Costa o il laziale Caicedo ha trovato la porta una volta appena. Meglio sono andati Zapata, Thereau, Simeone e Pavoletti, anche se con alti e bassi.