La penna degli Altri 03/01/2018 13:32

Il mercato «vietato» del Ninja

AS Roma v Cagliari Calcio - Serie A

IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Finché è il migliore in campo può fare quello che gli pare». Nove romanisti su dieci hanno commentato così il video di ubriaco a Capodanno. L’ennesima prova d’amore incondizionato per un idolo che, grazie al senso d’appartenenza, l’odio mai nascosto per i nemici (dicasi la ) e la generosità mostrata dentro e fuori dal campo, ha colmato nel cuore di molti tifosi, con le debite proporzioni, il vuoto lasciato dal ritiro dal calcio giocato di Francesco . La voce del popolo conta sempre molto a Roma. E poco importa se il migliore in campo, in realtà, quest’anno lo sia stato solo nel derby e in un altro paio di partite. Frenato da un infortunio al polpaccio curato in fretta per non mancare contro la Lazio, adesso sta pagando il conto e la sua forma scadente, al di là di una prestazione più che sufficiente col , dovrebbe essere piuttosto evidente a tutti. Dovrebbe, perché al cuor non si comanda e per la «gente romanista» resta sempre il migliore. Se parliamo di valori assoluti questo non si discute. Basta leggere la miglior formazione del 2017 stilata dalla società di statistiche Opta e si ha una conferma oggettiva basata sui numeri e non sui giudizi: è l’unico romanista presente nella Top 11, insieme a tre juventini (Buffon, Cuadrado e Dybala), tre napoletani (Koulibaly, Hamsik e Mertens), l’interista Skriniar, gli atalantini Caldara e Gomez e il laziale Immobile. Perfetto. Ma la domanda che a Trigoria si fanno da diversi anni è: rischia di calare all’improvviso? I suoi eccessi nella vita privata non sono un segreto, perché lui per primo non li ha mai nascosti. Altrimenti non lo avrebbero escluso dalla nazionale due ct diversi del Belgio. Quindi la Roma non è certo rimasta sorpresa per la sigaretta, i drink e tutto il resto che lui stesso ha voluto immortalare in diretta su a Capodanno, come se fosse la cosa più normale del mondo. La «cazziata» dei dirigenti e di mister c’è stata, lo testimoniano le scuse forzate di , il cui vero pensiero è in realtà rimane quello del tweet precedente: «Ma fatevi una vita» dice lui a chi discute della sua bravata. Inutile pensare che possa cambiare davvero. Il belga per primo non ha mai detto che lo farà. E la Roma accetterà in eterno i suoi comportamenti oppure «sfiderà» la piazza vendendolo? Nelle ultime due estati, prima e poi Monchi, hanno pensato molto, molto concretamente di cederlo. Tanto che il sostituto era già stato individuato: Kessie, poi finito al Milan. Due anni fa il Ninja poteva andare al Chelsea di , ma è stato in primis a bloccare tutto. La scorsa estate si sono fatti sotto Manchester United e , ma la Roma non ha ritenuto sufficienti le offerte, preferendo sacrificare , e sull’altare del fair play finanziario. Poi è arrivato il rinnovo che permette al belga di guadagnare 5 milioni e mezzo netti con i premi e rappresenta forse un legame definitivo tra e il club di . Forse, perché se la prossima estate arrivasse una nuova proposta, state certi che la Roma la valuterà. Come per chiunque altro.