La penna degli Altri 08/12/2017 13:03

Lega, altra fumata nera. I club chiedono la proroga di Tavecchio

Carlo Tavecchio

IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Questa volta al quarto piano di via Rosellini c'è stata unità di intenti. Non sull'elezione del nuovo presidente (che si attende da mesi), ma sulla richiesta di una proroga al mandato di Carlo Tavecchio (in scadenza l'11 dicembre), dal 21 aprile commissario della Lega serie A. Un gesto con il quale i presidenti hanno voluto dimostrare a Giovanni Malagò di essere indipendenti e compatti su quando e chi scegliere come presidente. Un voto all'unanimità: domani la ratifica del Consiglio Federale sarà una formalità. Sarà così posticipata la scadenza del mandato di Tavecchio non oltre il 29 gennaio (giorno dell'elezione in Figc). Claudio Lotito ha tenuto un lungo discorso, sottolineando quanto sia importante portare i fatti al Coni per dimostrare di essere davvero indipendenti. Un discorso ben recepito da tutti, con il fronte opposto (, , Roma, , e ) che ha chiesto di votare un presidente definitivo e non pro tempore. Sembra essere più veloce l'accordo sul nome dell'amministratore delegato. In corsa ci sono Sami Kahale, ex manager di Procter&Gamble, e Luigi De Siervo, attuale ad di Infront. Ci sarebbe anche chi ha messo sul tavolo le sue perplessità legate a questa carica, ritenuta fondamentale per dare priorità ai diritti tv. Il ruolo dell'ad è fondamentale sulla questione. L'approvazione del bando potrebbe avvenire il 4 gennaio; l'assegnazione a metà mese (e si continua a lavorare sul canale della Lega).
APPIGLI - Dall'altra parte della barricata, c'è il Coni che studia le carte e lavora per trovare delle soluzioni, ma nella realtà dei fatti a oggi non trova appigli solidi per commissariare la Figc. Resta l'attesa di Malagò e l'ennesima fumata nera in Lega. Di primo mattino si era detto indisponibile Antonio Catricalà («Ho troppi impegni per accettare», la sua riflessione in un tweet), l'ex numero uno di Antitrust. Per questo, si è arrivati alla richiesta della proroga di Tavecchio, che in assemblea ha esortato le società a decidere da sole il futuro senza l'intervento del Coni.