La penna degli Altri 24/12/2017 15:39
IL PUNTO DELLA DOMENICA - Garlando: "Scudetto difficile se si perdono gli scontri diretti" - Garanzini: "Roma più da zona Champions, poteva osare prima"
LAROMA24.IT - Il terzo scontro diretto perso in stagione dalla Roma lancia la Juve e fa fare un passo indietro ai giallorossi in ottica scudetto. Dopo l'1-0 incassato dai giallorossi il dato su cui si punta il dito è l'andamento contro le prime della classe. Dopo Inter e Napoli è arrivata una battuta d'arresto nella sfida tanto attesa.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Tra conferme, flessioni o presunte crisi, noi abbiamo 5 squadre al vertice racchiuse in 9 punti in piena lotta scudetto/ Champions. Dopo lo scontro diretto tra Juventus e Roma la classifica si è però leggermente sgranata (senza dimenticare che Roma e Lazio hanno una gara in meno). Il Napoli è primo con merito (96 punti nell’anno solare) e sabato prossimo a Crotone potrà laurearsi campione d’inverno incalzato da una Juventus che cresce con una ferocia che fa paura. Contro la Roma la superiorità fisica e agonistica ha fatto la vera differenza. Allegri anche quest’anno, dopo alcuni tentativi, ha ritrovato il giusto equilibrio e la consueta determinazione della squadra. Se continueremo ad avere una lotta aperta per lo scudetto dipenderà molto da Roma, Inter e Lazio. I giallorossi dovranno ricercare maggiore efficacia/velocità offensiva, soprattutto con un superiore contributo dei centrocampisti.
GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
La Roma ha spaventato la Signora nel suo salotto. Si è confermata solida, ma tra Juve, Inter e Napoli non ha fatto un punto. E' qui che deve crescere. Difficile vincere gli scudetti perdendo gli scontri diretti. La Juve ha ritrovato la concentrazione feroce e il piacere della sofferenza che l'hanno fatta grande: quinta partita senza subire gol. Nell'azione decisiva i bianconeri hanno tirato 3 volte senza che un romanista riuscisse a intervenire. E' questa rabbia che fa la differenza. La Juve ha battuto il Napoli con Higuain e la Roma con Benatia e Szczesny: cioè con degli ex. Perfidia da vera Signora che si è concessa il vezzo di non schierare il più forte, Dybala.
IL ROMANISTA (D. LO MONACO)
[...] Se Di Francesco vuol far tesoro dell’accaduto può esattamente misurare la differenza che c’è tra una grande squadra e una grande squadra pronta a vincere. Per uscire con tre punti da sfide come questa bisogna essere in grado di affrontare ogni singolo momento della gara con la sicurezza che aveva Pjanic nel trovare gli spazi più sgombri, Mandzukic nell’impattare ogni palla alta o bassa capitata dalle sue parti, Chiellini nel respingere di testa e di piede tutte le possibili insidie e via semplificando [...]. Invece di perdere tempo a dire "peccato", riguardiamo questa partita e aumentiamo la qualità di questa squadra (col tempo sul mercato, intanto lavorando ancor di più sulle teste di quelli che abbiamo). Per vincere basta segnare, per esempio: noi li regaliamo i gol, ma se ce li regalano non li prendiamo. Altro che peccato.
CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
La Juve intanto tiene lontana la Roma, che non gioca male ma è leggera, fatica ad avvicinarsi alla porta. Ha perso con tutte le grandi squadre incontrate (Inter, Napoli, Juve). Forse siamo al momento delle eliminazioni naturali.
IL GIORNALE (T. DAMASCELLI)
Comunque vada questa Signora è già nel futuro. Non è facile segnare alla Roma di Eusebio Di Francesco. La manovra difensiva giallorossa è solida, attenta. Non è facile segnare alla Roma che ha tra i pali un fenomeno: Alisson. Il portiere brasiliano tiene la squadra in gara fino all'ultimo con le sue parate [...]. Gli ex, secondo un copione beffardo del football, portano lo scontro diretto d'alta quota dalla parte della Juventus. Benatia segna e, come si diceva una volta, Szcesny osserva. Due parate fondamentali dell'annunciato sostituto di Buffon: nel primo tempo su El Shaarawy, ma soprattutto nel finale su Schick [...] Sofferenza bianconera nel finale, con la fortuna dei vincenti (traversa Florenzi) e la furia di Allegri per i pericoli corsi. Ma al di là di tutto questo, il dato più importante del match, insieme con un giudizio positivo sul carattere e l'organizzazione della Roma (a cui manca un po' più di sfrontatezza negli scontri diretti: ha perso con Inter, Napoli e Juventus), è che la Juventus è già nel futuro. Può vincere questo campionato oppure no, perché ora la concorrenza è forte, ma ha mutato pelle rimanendo competitiva [...]
LA STAMPA (G. GARANZINI)
Non è ancora un verdetto ma è più di una proiezione: lo scudetto se lo giocheranno Napoli e Juve [...]. La Roma resta da zona-Champions, non da titolo, anche se quella mezz'ora finale e la partita da recuperare a Genova lasciano un margine di speranza [...]. E' stata brava la Juve a dominare la Roma per un'ora, molto meno a subirla in un finale convulso, in cui si è salvata almeno un paio di volte per caso. Del big match di serata restano due sensazioni. La prima è che la Juve, avendola a disposizione, un po' di qualità in più in campo la potrebbe anche metterla. La seconda è che la Roma avrebbe dovuto osare prima [...]. tra la traversa di Florenzi e un altro paio di occasioni convulse, clamorosa l'ultima di Schick, non avrebbe demeritato il pari. Così come la Juve, a gioco lungo troppo sparagnina, non avrebbe demeritato di pagare dazio.
CORRIERE DELLO SPORT (A. VOCALELLI)
Il Natale è tutto di Napoli e Juve che piazzano il primo allungo e restano da sole a contendersi il titolo di Campione d'Inverno [...]. Una Juve che ha avuto nettamente la meglio nel primo tempo e la Roma che nell'ultima mezzora - e non è casuale l'ingresso di Pellegrini, che sarebbe servito prima al posto di Strootman - si è presa fragorosamente la scena, mettendo alla frusta i Campioni e buttando la più clamorosa delle palle gol [...]. E' impossibile non considerare decisivo l'errore di Schick che si è trovato a tu per tu con l'avversario già a terra.