La penna degli Altri 05/12/2017 13:40

Di Francesco: «Prendiamoci gli ottavi»

di francesco pp conf 4

LEGGO (F. BALZANI) - Basta vincere (o addirittura un pareggio) contro il piccolo Qarabag. Insomma, basta poco a  per diventare il 3° allenatore della storia della Roma a giocare gli ottavi di  dopo  e Ranieri (ovviamente escluso Liedholm che arrivò in finale di Coppa Campioni). Un traguardo che al momento del sorteggio sembrava quasi impossibile vista la presenza di due top club come Chelsea e Atletico , ma che stasera dovrebbe diventare realtà a meno di un suicidio sportivo contro gli azeri ultimi in classifica. Un obiettivo che porterebbe nelle casse della Roma quasi 15 milioni tra incassi, market pool e premio qualificazione. Per questo  metterà in campo la migliore formazione possibile. L’unico dubbio riguarda l’attacco con favorito su Schick. In difesa spazio a  («L’ho rischiato con la Spal perché lo vedo in progresso», ha detto Eusebio) mentre a centrocampo torna . «Si è allenato senza problemi sarà a disposizione così come Kolarov che però ha sofferto per un affaticamento dopo la partita con la Spal», ha spiegato il tecnico in conferenza stampa.  Guai a chi parla di qualificazione anticipata: «È una partita che va aggredita dall’inizio, con la nostra mentalità Cercheremo di non far respirare il Qarabag, che non è la squadra che abbiamo visto con il Chelsea. In trasferta hanno rischiato di vincere a . Noi sappiamo che se giochiamo al massimo possiamo prevalere. Il pessimismo a Roma c’è sempre stato, questo passaggio darebbe più forza al lavoro che stiamo facendo ma noi siamo sempre stati ottimisti. Primo posto? Non penseremo alla gara del Chelsea. Il destino è nelle nostre mani e penseremo solo alla nostra partita». DiFra nei giorni scorsi tramite i social ha provato a chiamare a raccolta i tifosi, ma stasera all’Olimpico non si andrà oltre i 35 mila spettatori. Di Francesco dedica pure un pensiero al campionato: «Sarri dice che l’ senza fa un altro sport? Io credo che ognuno di noi vorrebbe giocare in , è il nostro lavoro. Non mi pongo il problema, cerco di ottimizzare al meglio gli allenamenti, voglio andare avanti e giocare ogni tre giorni, sapendo che può toglierci qualcosa ma darci anche soddisfazioni. Oggi vorrei contendere lo scudetto proprio all’».