La penna degli Altri 03/11/2017 12:52
Un romanista può togliere Lotito dai guai
LEGGO (E. SARZANINI) - Sta per entrare nel vivo, la doppia inchiesta sull’ingresso degli abbonati della Lazio di Curva Nord nella Sud in occasione di Lazio-Cagliari e sugli adesivi di Anna Frank attaccati sulle vetrate. La Procura Federale ha inviato gli atti alla Lazio (le foto di una ventina di adesivi e alcuni articoli di giornale) che ha 20 giorni per preparare la sua tesi difensiva che prenderà in esame altri casi simili. Uno su tutti lo ricorda il professor Enrico Michetti, avvocato fondatore e direttore della Gazzetta Amministrativa: «Era capitato a Verona lo scorso 18 agosto contro il Napoli: nonostante la Curva Sud chiusa per cori razzisti, i tifosi anche abbonati hanno potuto acquistare i biglietti per altri settori dello stadio. La giustizia sportiva non può prevaricare le leggi dello Stato. Leggendo la sanzione vedo che la chiusura del settore riguarda lo spazio fisico e non la persona: mi risulta difficile che Lotito possa essere aggredito da provvedimenti». Tra l’altro l’iniziativa della migrazione dalla curva Nord, alla Sud era stata ribattezzata “We fight racism”, proprio per combattere episodi di intolleranza razziale all’interno dell’impianto. Ed è certo che nella sua tesi difensiva la Lazio porterà la sentenza del Tribunale relativa a una causa civile intentata da un abbonato della Roma costretto a saltare due gare di campionato «per provvedimenti del giudice sportivo»: «Fu risarcito di dalla società di 7mila euro, un precedente che non può essere ignorato perché anche i tifosi della Lazio potrebbero chiedere un maxi risarcimento alla società qualora non li facesse entrare». Proprio ricordando questa sentenza la Lazio ha confermato che contro l’Udinese, vista la squalifica della Curva Nord, la Sud sarà aperta e gli abbonati della Nord potranno di acquistare i biglietti con un sovrapprezzo. Questa volta l’Osservatorio ha diffuso una nota informativa a Coni, ministro Lotti, Lega e Figc. Quest’ultima ha girato la cosa alla Procura «per valutare – ha spiegato il presidente della federcalcio Tavecchio – gli eventuali aspetti di rilevanza disciplinare».